Angolo nascosto

Topi


Sono confusa... sì, e anche un po’ arrabbiata.Sta lentamente montando in me un’inquietudine, figlia dell’iniziale, supina rassegnazione con la quale ho/avevo accettato questa reclusione imposta.Mi capitava, anche in un passato recente, di darmi un virtuale calcio in culo e catapultarmi fuori di casa per mettermi a camminare furiosamente (non sono tipo da corsetta), con gli auricolari ben ficcati nelle orecchie e “musica e il resto scompare’, con l'intento di svaporare la rabbia.Ma adesso non si può più (così imparo ad essermi fatta spesso vincere dalla pigrizia!)Sto cominciando a reagire all’apatia, via via che da lontano (geograficamente parlando) vengo a conoscenza di situazioni che coinvolgono persone care, alle quali non posso essere vicina se non con un dannato telefono.E così sondo la rete, a caccia di risposte, maledicendo la mia scarsa capacità di capire quali considerare attendibili e quali ‘fake’.Ma poco cambia. Mi illudo di dare un contributo a trovare soluzioni.Se poi restiamo nella sfera della salute, meglio scordarsi che qualsivoglia problema diverso dal Covid 19 possa ricevere attenzione. Non è una critica, ma un’amara constatazione.Ed ecco che dalla mia cella d’isolamento, che fino a un momento fa non mi appariva poi così male, comincio a sudare improperi e anatemi verso i santi del calendario, per questo senso di impotenza che mi schiaccia.Mi sento un topo da laboratorio, in una teca priva di vie di fuga visibili, che corre convulsamente sperando di trovarne una.Alla fine di questo post non avrò concluso niente, già lo so.Ma scrivere baggianate è l’unica libertà che mi/ci rimane.