Angolo nascosto

Vivere il lutto


Non siamo eterni.La nostra componente materiale, al di là delle credenze religiose, ha una fine.Fa parte del gioco della vita. Certo, si auspica di durare più a lungo possibile.Man mano che la nostra esistenza procede incontriamo persone,ci leghiamo ad esse, camminiamo insieme per un tratto, più o meno lungo. Alcuni lasciano tracce indelebili, altri sono semplici meteore.La longevità spesso ci porta a subire numerose perdite.Sono da mettere in conto. Eppure non siamo mai preparati e non è facilelasciare andare chi si incammina prima di noi.Se poi chi ci lascia lo fa improvvisamente,nel fiore degli anni, quando tante cose dovevano e potevano ancora succedere…Ci sono probabilmente tanti modi di affrontare il lutto. Ma un cuore spezzato, temo sia una tappa obbligata. Ognuno metabolizza a modo proprio.In alcuni paesi chi resta fa delle vere e proprie feste,con cibo e regali per onorare il defunto.Personalmente non amo il chiasso, l’esteriorità, le cerimonie. Preferisco vivere il dolore da sola, con i miei ricordi,le mie riflessioni, su chi mi ha lasciato.Non amo le condivisioni di gruppo, la teatralità che spesso caratterizza queste situazioni,urla, applausi, sceneggiate.Se si tratta davvero di una perdita che mi colpisce da vicino, la vivo nell’intimo.Infatti, per scelta non partecipo neppure ai funerali,a meno che non si tratti di un atto dovuto al quale non mi posso sottrarre. Rischio di essere impopolare, ma me ne infischio.Almeno nel dolore voglio essere me stessa, senza cliché da seguire.Al massimo, quando le acque si calmano,un abbraccio a chi ha subito una perdita glie lo do volentieri,con i miei tempi e in silenzio. 
 (a Dianorah.......)