Angolo nascosto

Cosa resterà?


 Il mio periodo peggiore si sta srotolando verso la sua conclusione.Scaramanticamente lo dico/penso piano.La normalità (cosiddetta) dovrebbe ripresentarsi dopo ferragosto, con il mio rientro a lavoro, dopo lunga assenza.Questa anomala estate, la stagione che meno mi appartiene, è trascorsa così, appresso a un problema di salute semi sconosciuto che ha scatenato in me paure ataviche e totalizzanti.Ironia ha voluto che tutto abbia avuto inizio poco dopo l’apertura delle gabbie (fine lockdown) quando mi stavo reimpossessando di quella normalità cara a tutti (?) con le prime passeggiate e lo smart-working.Durante la mia clausura, quando ero abbastanza lucida, ho riflettuto molto, conosciuto me stessa un po’ meglio, pensato a persone e personaggi, vicini e lontani, cercato e talvolta trovato il motivo del loro silenzio, quando mi aspettavo invece una maggior vicinanza affettiva, dati i tempi.Messo da parte il fastidio, ho concesso loro il beneficio del dubbio.Ho rallentato, come auspicavo in un mio scritto precedente, costretta dalle circostanze. Ma non è stato solo un male.Un po’ di apprensione c’è. Tante domande. “Tornerò quella di prima? Dimenticherò buona parte di questo disgraziato periodo?”Spero di conservare almeno le sensazioni, i pensieri, le intuizioni che mi hanno fatto cambiare alcuni punti di vista. La capacità e la volontà di osservare le cose, le persone, le situazioni, non solo con spirito critico ma con la volontà di capire e di apprezzare, quando è il caso.Saprò fare tesoro del principio ‘ricordati quando stavi peggio’ che dovrebbe salvarci dalle situazioni difficili e apparentemente senza uscita mentre le stiamo vivendo?Molti pezzi andranno perduti (purtroppo la memoria a breve termine evapora inesorabilmente. L’ho già constatato).Il mio cammino verso la ripresa fisica non è finito, però se mi guardo indietro non posso che gioire del fatto di essere di nuovo in grado di fare tante cose che solitamente davo per scontate.Il test sarà il rientro nella quotidianità lavorativa. Il contatto con le persone, le incombenze, la pressione.L’ansia è tanta.Che dire? Vedremo!