Angolo nascosto

Ore 01,30 a.m.


 A volte la percezione del pericolo in questo infausto frangente è davvero asfissiante.Se la malattia non ci ha contagiati, togliendoci il fiato, ci stanno pensando i media e tutta quella massa di decerebrati della reteche leggono in giro e ritrasmettono le proprie opinioni spacciandole per verità assolute come un tam-tam.Ribadisco che negli ultimi mesi ho avuto molto tempo per pensare e la sensazione che mi si è radicata sotto pelle è proprio questa paranoia,questa consapevolezza che non esiste su questo pianeta un luogo sicuro, una zona franca dove rifugiarsi e sparire, tagliando i ponti con tutto questo schifo dilagante.Qualcuno dirà ‘è quello che vogliono farci credere’. Può darsi!Io non sposo nessuna teoria, né in un senso né nell’altro.Cosa può dare a chicchessia tanta certezza che ‘certe teorie’ siano totalmente giuste o totalmente sbagliate?L’incertezza è il vero virus, quella che si respira ad ogni angolo di strada e si insinua dentro ogni fibra del proprio essere.Quella che ti impedisce di assaporare qualunque cosa ti rechi un po’ di sollievo.Mentre sto scrivendo è notte fonda e non riesco a dormire. Si può facilmente intuire il perché.Ieri ho ripreso a lavorare dopo parecchio tempo e già questo è motivo di ansia.Questa parvenza di normalità di cui mi sto gradualmente riappropriando è di per sé una nota positiva.Ma il senso di soffocamento, come ho scritto in premessa, e di permanenza forzata in una gabbia senza sbarre visibili, non si scolla.Rileggerò tutto domattina, alla luce del sole, che avrà dissipato la notte e magari anche questi pensieri che mi ammorbano la mente in questo momento.(Ore 01,30 circa)