Angolo nascosto

Sfogo


Sento che sta diventando ogni giorno più difficile accettare questa situazione.Lo avverto proprio sotto pelle. Un’inquietudine difficile da definire, ma palpabile.Questa spada di Damocle costantemente sulla testa, questa squallida tavolozza cangiante, giallo… arancione… rosso….Ho appena saputo che la mia regione molto probabilmente da domenica prossima passerà, di nuovo, dal giallo all’arancione.La cosa che mi fa più incazzare è che sto facendo, ormai da un anno circa, la stessa vita vuota e sciapa, quindi non mi devo neppure ritenere responsabile di questa altalena di colori per via di qualche mio comportamento sconsiderato. Perciò, chi accidenti dobbiamo ringraziare???Così, se anche c’era un barlume di speranza di poter aprire le regioni  il 15 di febbraio, adesso ce lo possiamo scordare, così come varcare il confine invisibile che divide un’aiuola di 5 metri quadri, metà nel mio paese e metà in quello confinante.Ridicolo, oltre che razionalmente inaccettabile! E’ evidente che le misure adottate finora sono state inefficaci e pressoché vane.Stiamo allungando il brodo dell’emergenza, i numeri calano ma non abbastanza, le terapie intensive si svuotano ma non abbastanza, i vaccini ci sono ma non abbastanza….L’unica cosa che invece abbonda è lo sfinimento di corpo e di mente a cui ci sta portando questa maledizione infinita.Sento di avere una piccola crepa da qualche parte, da dove sta colando via lentamente la mia sanità mentale.E so di avere numerosa compagnia.