Angolo nascosto

Perdite


La faccio breve. La sera del 25 aprile mi trovavo alla stazione centrale di Milano intenta a tornare a casa dopo un breve soggiorno da mio figlio.Ho sperimentato la spiacevole sensazione di essere derubata, (o magari si è trattato di un semplice smarrimento), del mio smartphone (I-phone).Fatto sta che ce l'avevo in tasca e ad un certo punto era sparito.Panico! Tutta la mia vita era lì dentro. Dalla prenotazione del treno, ai video e le foto della mia nipotina, svariate app di servizi (lungo elenco) e molto altro.Ma la cosa peggiore, che non sperimentavo dai tempi in cui i cellulari non esistevano, è stata la consapevolezza di non poter comunicare con chi era a casa, sentirmi isolata, con mille domande.Vabbè, diciamo che ho risolto con l'aiuto di persone disponibili a prestarmi il loro cellulare (per fortuna almeno 2 numeri a memoria me li ricordavo) e con un compagno molto tecnologico, che ha provveduto a fare tutto, dalla denuncia, al blocco, al procurarmi una sim col mio numero storico che sarebbe stato complicato cambiare.Conclusione: è fuori dubbio che le nostre vite sono legate a doppio filo con questi aggeggi. Non parlo solo di svago, ma di utilità di ogni genere.Se fino a qualche anno fa si poteva pensare di farne a meno, oggigiorno è impossibile.Ho finito!