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The woman in the mirror

Post n°1651 pubblicato il 20 Maggio 2018 da surfinia60

Oramai sopporto poche cose. Mi infastidiscono le convenzioni sociali e provo un senso di repulsione a seguire certi rituali di quella che si definisce una condotta accettabile verso il pubblico. Forse perché percepisco anche lo sforzo altrui nel calarsi nella parte di chi si interessa a te o all'altro, quando in realtà è palese che non gli frega un accidente di te e di chiunque abbia di fronte. Però per non fare la figura dell'orso un minimo devi stare al gioco e cercare di sorridere in maniera convincente. Quando sono da sola posso finalmente spogliarmi di queste maschere sociali e lasciare tutto fuori, occludendo anche i canali sensoriali. Non sentire, non vedere e concentrarsi piuttosto sul paesaggio o ascoltare musica anche mentre faccio la spesa. 
Purtroppo questo è il mio modo di sopravvivere in una realtà che non mi si addice, per lo più, e che percepisco come ostile e aliena.
Credo comunque che ci siano parecchie persone nelle mie stesse condizioni, magari non lo ammettono o lo negano oppure, peggio ancora, ingannano se stesse auto convincendosi che va tutto bene.
Di queste ultime ne conosco un bel po'.

Il fatto è che quando ho provato ad abbassare la guardia, e succede sempre più raramente, puntualmente è arrivata la legnata. Per cui succede sempre meno che io decida di dare di nuovo fiducia a qualcuno.
Chissà, magari dovrei cominciare col cambiare la persona che mi guarda dallo specchio.

Ma temo che sia un po' tardi.

 


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Commenti al Post:
Stolen_words
Stolen_words il 20/05/18 alle 08:14 via WEB
Cosa ti piace ?dimnene almeno una .può.essere una pietanza un film uno sport...una canzone un profumo.iniziamo da qui (se vuoi) in abbraccio
 
 
surfinia60
surfinia60 il 20/05/18 alle 16:48 via WEB
Spesso le cose o le persone che mi piacciono o mi sono piaciute sono lontane nello spazio e nel tempo. Magari quando erano vicine neppure le notavo. È la mia condanna :)
 
Quivisunusdepopulo
Quivisunusdepopulo il 20/05/18 alle 20:23 via WEB
Buonasera, capisco lo scoramento che a volte può prenderci, ma più passa il tempo e l'età avanza e meno ne abbiamo per queste riflessioni, perciò come dice Orazio "vivi ogni ora come se fosse l'ultima della tua vita, l'ora che non avrai sperato sopravverrà gradita". Cordiali saluti.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 25/05/18 alle 08:12 via WEB
Credo sia l'esatto contrario, se posso dirlo. Con l'età si riflette di più e si indugia di più nei pensieri.. Da giovani si è troppo occupati a vivere. Giustamente, aggiungerei.. Purtroppo non è solo una credenza popolare accostare i due aggettivi "vecchio e saggio". Perdoni il ritardo.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
pacandrea il 20/05/18 alle 20:44 via WEB
Forse essere nato in una piccola borgata lontano dallo scorrere frenetico della vita cittadina mi ha salvato da essere sempre con lo scudo al braccio. Ti do ragione sull'essere diffidente e aspettarsi il peggio. Credo che la paura del cadere nelle difficoltà provoca una corsa alla sopravvivenza a cercare nel prossimo una scappatoia alla miseria.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 25/05/18 alle 08:16 via WEB
Ti credo sulla fiducia.. Non ho mai cercato salvezza nell'altro, anche senza che se ne accorgesse.. Ho un ricordo molto antico che condivido come te.. Una compagna di scuola per la quale avevo una vera ammirazione.. Credevo mi volesse bene, la vedevo matura e saggia per la sua età. Ma cercava in me solo una vittima per sentirsi superiore e non finì bene.. Buona giornata
 
gianor1
gianor1 il 21/05/18 alle 07:19 via WEB
Se ti abbandoni e ti arrende al proprio stato sensoriale, di certo cambierai di fronte a questa profonda esperienza, perchè non potrai rimanere immutata e inerte a lungo. Lasciarsi naturalmente cambiare fa paura; abbandonare dagli schemi, delle situazioni, anche delle malattie, ci fa sentire squilibrati e soli. Si può dire che questo stato sono l'essenza dell'attuale contesto sociale. E' un'ansia che ci portiamo dietro, cioè il dualismo da una separazione da quello che uno è realmente e ciò che pretende di essere. Buondì. Gian
 
 
surfinia60
surfinia60 il 25/05/18 alle 08:19 via WEB
Credo che per cambiare io, dovrei cambiare contesto. E ne sarei davvero felice. Ma è un'esperienza che ho già fatto, più di una volta. Tutto finisce per appiattirsi con l'abitudine. Chissà , forse dovevo nascere clochard:-) ciao..
 
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 24/05/18 alle 13:53 via WEB
In genere nelle persone io avverto due caratteristiche, due e non tre, una, cinquanta o quattro. No, solo due di numero : una è il sincero interesse verso gli altri e la capacità di sviscerare tale interesse concretamente, a volte ci sono riuscito anche io e non lo dico per farmi bello. Ma mi è costato fatica, io ho sentito fatica nel fare questo, cioè azioni disinteressato a favore di altri. Altre volte, e non è bello quel che dico, non ci sono riuscito e anche mediante scuse mi sono cavato dagli impicci. Semplicemente le mie riserve erano esaurite, come li sono in questo periodo, da un bel po' di tempo. È onestà anche affermare cose di questo genere. Andiamo alla seconda caratteristica, quella che ho descritto anche troppo lungamente era solo la prima. La seconda consiste nell 'evidente, e neppur minimamente macchiato di sensi di colpa, evidente disinteresse verso gli altri e comunque verso qualsiasi cosa, situazione, aspetto della vita, che può compromettere l' egoistica tranquillità da alcuni raggiunta : come se alcune persone fossero freddamente consapevoli che il mondo è marcio e marce sono pure loro, e che non gliene importa neanche più niente. Entrambi i due gruppi vivono e convivono con le rispettive caratteristiche. Ma, siccome la vita è qualcos di ben complesso, e tutti noi lo sappiamo, a volte questi gruppi e queste caratteristiche si sovrappongono, si mescolano, proprio perché non esistono gruppi, situazioni, caratteristiche e comportamenti definiti, granitico ed immutabili. Il peggior egoista può allora diventare il più grande altruista. E viceversa. Io sguazzo non molto tranquillamente fra entrambe le schiere, più angelo che demone. O forse è il contrario. Anzi, è il contrario, perché non sono contento innanzitutto di me stesso. E ciò si riflette su quello che i miei occhi osservano e la mia anima, abbastanza sporca, vive di riflesso.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 24/05/18 alle 18:38 via WEB
Sai, dopotutto credo che sia un meccanismo di autodifesa. Le persone fanno fatica fidarsi e allora mostrano solo la superficie di se stesse. Ma questo lo si percepisce e scatena nell'altro una reazione a sua volta difensiva, facendo sì che mostri solo la scorza 'sociale'. E per un po' va anche bene, se si prende un caffe al bar. Ma la seconda volta io già farei fatica ad accettare un invito da qualcuno che non mostra la sua vera essenza. Farei fatica perché io stessa dovrei continuare a fingere di essere quello che non sono e la cosa non mi interessa affatto. Non ho problemi invece ad entrare in sintonia con chi mostra se stesso per com'è realmente. Ma non succede quasi mai.
 
   
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 24/05/18 alle 20:58 via WEB
Io con te mi mostro. Credimi. Si, lo faccio anch'io parzialmente, ma almeno balle non ne racconto. Oltretutto con te è difficile contare storie. Sei molto intuitiva, volte puoi far paura. Si, puoi far paura. È chiaro che ho i miei scheletri nell 'armadio, ma ne ho ammazzati solo un paio, non di più. Poi si sono spolpati, consumati, putrefatti fra vecchi vestiti in fondo all' armadio, in seguito ho comprato ( e montato) un altro armadio, più moderno, pulito, nuovo, funzionale, e lì dentro non ci tengo gli scheletri, faccio finta che tutto sia posto. Ma con te mi mostro, diciamo abbastanza, quel che mi sento di poter fare. Ho paura del giudizio, ho paura di giudicare e dunque di applicare il mio giudizio verso altri. Cosa inevitabile il giudizio, ma se si potesse farne a meno...! Io vorrei questo. Niente è semplice. No. Niente.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Loto il 26/05/18 alle 17:27 via WEB
Per cambiare non è mai troppo tardi, la vera domanda è: la donna che vedi allo specchio ti piace oppure no? Perché un cambiamento avrebbe senso solo se quello che vedi non ti piace... a prescindere da tutto quello che ti gira intorno! Coraggio! Ti assicuro che esistono ancora molte persone delle quali fidarsi.
 
medusaurticante
medusaurticante il 15/06/18 alle 19:41 via WEB
No, non si cambia, purtroppo:ci si adatta e basta. Di qua l'eterna insoddisfazione, quel famoso " male di vivere" che tanto bene conosceva Cesare Pavese...E' questa la condanna delle persone troppo sensibili, troppo immerse nei pensieri, imprigionate nella rete della propria dannata solitudine interiore. Occorrerebbero ore di palestra, più che le terapie dello psicologo o gli anti depressivi. Forse una sana stanchezza fisica sarebbe la soluzione. Scusami: forse non avevo molto da aggiungere ed ho scritto una assoluta ovvietà. Ti auguro una... spensierata serata.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 16/06/18 alle 12:44 via WEB
Non scusarti. Ogni garbato commento è gradito. Sarà anche un'ovvietà ciò che hai scritto, ma non è facilmente praticabile visto che molti di noi non riescono in quelle poche semplici mosse per disinnescare quella bomba a orologeria che può essere una depressione latente, pronta a manifestarsi in qualsiasi momento. Io non amo la palestra, ma amo camminare. Ahimè però la stagione turistica e il suo caos non sono la cornice adatta al desiderio di pace che c'è. Grazie e ritorta!
 
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