Angolo nascosto

La solitudine non dispiace a chi convive con essa. Consente di essere "Attizzati" per nulla. Solo per il piacere di godere del momento di tranquillità raggiunta. La tristezza è un'altra cosa. Mista con la solitudine si combina in malinconia e qui ci sguazzo. Ricordi, sorrisi che improvvisi appaiono sul viso: Roba che se ti stanno guardando ti prendono per deficiente :)

Ciao Orsetta, Orso Mastro ti saluta :)

Mi scopro malinconica all’idea del presente e del futuro. Non ho un passato che mi renda allo stesso modo. Sarà indice di invecchiamento ? :)

Credo di no. Forse è indice della voglia insita in te di voler percorrere quel tratto di strada che ti è mancato e che ti manca per completarti.
MA ti avverto che a parole è facile...nella realtà possono restare sogni. :)
Quando si guarda indietro si è già vecchietti come me :)
P.S.Non voglio, con questo, insegnarti nulla che già sai. Ciao

Oppure non si guarda indietro perchè in fondo il passato non sempre è meglio del presente :-)

Questo ovvio è soggettivo :)

Quell'immagine, un tuffo al cuore... la solitudine, intesa come intima scelta, la leggo non come un fatto ma come uno stato d'animo e la considero positiva così come la malinconia. Messe assieme, poi, sono il sottofondo musicale di un modo d'essere nel quale il disincanto diventa solo la copertura ad una sensibilità notevole.

Il tuo commento è musica esso stesso. Grazie

Non mi piace la solitudine però rispetto chi la segue..noi umani non siamo fatti per essere soli abbiamo secondo me bisogno di qualcuno..bisogna vedere il mondo con un altra ottica e sebbene sia pieno di problemi malvagità e contraddizioni è meraviglioso..bisogna frequentare gente viva e che ha voglia di vivere..vivere è difficile non vivere è più facile.. Arm

La solitudine non sempre è una scelta, ma un ripiego. Nel mio caso ho dovuto farmela piacere. Le persone positive che dici tu non sono facili da trovare e, a meno che non ti adatti a quello che c'è, è meglio starsene per conto proprio e limitare i rapporti umani al mondo del lavoro o a qualche hobby condiviso, ma senza farci troppo affidamento. Si rischia di essere delusi di continuo. Ecco perchè è meglio bastare a se stessi. La gente con tanta voglia di vivere si trova in fasce di età un bel po' al di sotto della nostra. A presto

generalmente io mando un sms agli amici sul film che vado a vedere, il 99,9% la risposta è gentile, sul tono...abbiamo una cresima, battesimo, comunione, lavatrice da fare, ecc... quindi ci vado, da solo, raccogliendo tutte le forze. E per fortuna spesso azzecco anche il film!

Sì capita che gli altri abbiano una vita

a ciascuno la sua dignità

Stasera vado al cinema. Ho perso il conto del tempo. Non ricordo l'ultima volta. Forse non ricordo perché la compagnia o il film non mi presero particolarmente.... boh! A volte la solitudine appaga di più. ;-)

Tutto sta ricominciare. Ora che ho riaperto la strada, credo che lo faro' di nuovo. Ciao

...Ma, il cinema, va goduto in solitudine:è nella sala, al buio e semivuota,nel silenzio,che davvero ci si gusta il film. Sono per il cinema tassativamente in solitario. Ed è da molti anni che, al cinema, preferisco andare da solo:la solitudine è dell'uomo,non bisogna averne paura,si deve solo imparare a conviverci.Perchè vuol dire imparare a convivere con se stessi... Un saluto e grazie per lo spazio.....W......

So di essere un po' retro' se dico che per un uomo è più facile entrare da solo nella sala di un cinema. Ma non posso essere che d'accordo con te, dopo averlo sperimentato. Ricambio il saluto

Come ti capisco x gli amici che danno buca ma anche per la solitudine da meditare. Dopo una settimana piuttosto impegnativa e con diversi imprevisti stasera nel pomeriggi, ore calde, mi sono fatto una bella camminata nei miei boschi, torturati dal freddo con ruscelli pieni di ghiaccio. Sono rientrato col tardo tramonto bellissimo. Mi sento un leone

Che strano, un coro quasi unanime di persone sole e per niente spaventate dalla propria solitudine...occorre sempre un apripista, in questo caso tu, perché possa affiorare un pizzico di verità.

Vedi? Eppure viene aborrita a torto dalla massa. Bisogna sempre rivolgersi al singolo. E tu?

Io convivo benissimo con le solitudini, con la malinconia, con la propensione a starmene in disparte; per me i problemi cominciano quando devo relazionarmi con gli altri e non perché non sappia farlo, tutt'altro...il guaio, per così dire, è che poche, pochissime persone riescono a farmi compagnia :)

che strano... ho salvato ieri l'immagine di questo quadro di hopper... l'emblema della solitudine e della malinconia
guardandola era come guardarmi allo specchio
com'è amaro quel caffé...

Hai ragione. Quell'immagine dice più di tante parole. Bentrovata/o

Io ho fatto molte cose in solitudine che per molti sono tabù: mangiare al ristorante, viaggiare e anche andare al cinema e devo dire che mi piace, mi piace molto. Certo, apprezzo anche la compagnia ma deve essere buona, non una qualunque giusto che non stare da soli. A presto.

Io ci ho provato quest'estate per la prima volta: una settimana in vacanza da sola. In parte mi sono rilassata, in alcuni momenti mi sentivo un po' spaesata, abituata come sono a fare le cose in coppia. Ma nel complesso l'esperienza è stata positiva. Ciao

La solitudine. A molti sembra una condanna. In relatà, in una società massificata e inautentica, a volte è la condizione per ritrovare sè stessi, le proprie emozioni, la propria autenticità. La parola è un'ala del silenzio, scriveva P. Neruda, per cui tu hai saputo dare voce ai tuoi silienzi e alla tua profondità vera. Un abbraccio

Hai smarrito il vecchio account? :)

“… essere con se stessi e giudicare se stessi è qualcosa che concerne il pensiero, e ogni processo di pensiero è un’attività in cui io parlo con me stesso di tutto quanto accade e mi riguarda. Il modo di esistere tipico di questo dialogo silenzioso tra me e me lo chiamerò adesso “solitudine” H. Arendt, Alcune questioni di filosofia morale. … “solitudine” significa che, pur da solo, io sono in compagnia di qualcuno… …“desolazione” dove si è altrettanto soli, ma abbandonati non solo dalla compagnia degli uomini ma anche dalla virtuale compagnia con se stessi” H. Arendt, la Vita della Mente. Per pura coincidenza sto leggendo la tesi della giovane figlia di mia cugina…. da cui i passi sopra.

La solitudine, quella che ci ritagliamo, è una coperta calda con l'inverno alla finestra; la desolazione è paragonabile al freddo che talvolta si avverte nelle ossa e per il quale non c'è calorifero che tenga.

Hai reso l’idea

E già, alla fine è solo una questione di clima: secco o umido! Scherzi a parte, anch'io vivo solo da anni e mi abbino senza litigar troppo con me stesso: in realtà prima ero desolato!

Già però hai abbandonato la tua casa virtuale. Qui in Libero almeno.

la scelta di un pomeriggio da soli... o di una settimana di vacanza da condividere con se stessi è un modo per volersi bene
tutt'altra cosa è la solitudine

Come ho detto, la solitudine è una scelta. A volte obbligata oppure voluta. Si impara a conviverci. All’inizio è una vicina scomoda, poi può diventare quanto di meglio si può avere.