Angolo nascosto

Essere diversi

Osservo le vite degli altri.

Attraverso brandelli di conversazioni nei corridoi,

in palestra...

Qualcosa sui social, ma con scarso interesse.

Mi faccio un'idea.

E, inevitabilmente, faccio i confronti col mio vivere.

Tutti hanno figli, nipoti, fratelli o sorelle,

genitori anziani (qualcuno), vicini di casa,

amicizie di una vita e altro.

Poi guardo la mia, di vita.

Che posso dire, oltre che non ho niente di tutto ciò?

Avrei bisogno di una conversazione in cui l'altro ti ascolta.

Di solito, se apri bocca nella pausa caffè,
l'interlocutore di turno non ti fa finire la frase
ed entra subito a gamba tesa:

"Ah sì ma anch'io..." oppure..."Sai anche mio figlio/marito/cugina ecc...."

E alla fine ti ritrovi ad ascoltare cose di cui non ti frega una cippa,

e quello che sentivi il bisogno di dire rimane in gola

inascoltato, non capito, silenziato e sminuito.

Poi ci si chiede come mai si arriva a preferire il silenzio e la solitudine.

Ho paura che se voglio essere ascoltata e, possibilmente, non giudicata

dovrò trovare qualcuno pagato per farlo.

Come in certi film, dove il protagonista va con una prostituta

e le dice "Ti pago lo stesso, ma voglio solo parlare".

Squallido!

Distrazioni

Ci sono ‘cose’ dalle quali è difficile riuscire a distrarsi.

Ormai un po’ conosco me stessa, e so che l’unico modo di ‘sopravvivere’ a circostanze avverse, nonché sgradite, è chiudere la porta e dedicarsi ad altro appena possibile (cosa non facile).

Ma se l’oggetto dell’angustia sono i disagi e le traversie di una delle poche persone care che ho al mondo,

è subito chiaro come l’impresa diventi pressoché impossibile.

E’ decisamente un periodo no per quel certo ramo della mia famiglia,

altrimenti detto ‘piezz’e core’ (mi perdonino gli amici napoletani se inciampo sullo slang).

Paradossalmente (un avverbio a me particolarmente caro) succede che quando qualcosa finalmente si sistema, 

c’è subito qualcos’altro che ne prende il posto nel creare grattacapi.

So che è sciocco interrogarsi sul perché di ciò.

E probabilmente ognuno darà una propria interpretazione a seconda di credenze, fedi, superstizioni e quant’altro.

Ecco!  In questo preciso istante sto, appunto, cercando,
invano, di distrarmi, scrivendo qui.

Buona domenica?

Riflessioni (seghe)

A volte mi chiedo se sono io a sbagliare tutto.

Questa mio atteggiamento un po’ supponente nei confronti delle persone in generale, ed in rete, in particolare.
Ciò che leggo mi appare spesso banale, futile, privo di sostanza.

Raramente mi imbatto in argomentazioni che suscitano il mio interesse.

Eppure mi reputo una persona nella media,
non così brillante, poco interattiva.

Mi chiedo se questi miei giudizi inespressi (non mi permetterei mai di esprimerli in maniera palese ed offensiva) 

non mi pongano in un certo senso su un gradino più alto, ai miei occhi.

In altre parole, trovare futili gli argomenti altrui,
e intellettualmente poco stimolanti, fa sì che io mi creda migliore,
a dispetto del mio senso di inadeguatezza e la scarsa autostima che mi sono cucita addosso da sempre.

Ritenere gli altri sciocchi, non è forse una conseguenza del ritenere se stessi migliori?

Devo farmi vedere da uno bravo……..!