non-sense e surreale

Emo-murales, ovvero tre arti in una


Da sempre nell'ambito dell'arte si trovano spesso dei "crossroad", ovvero degli incroci tra le varie discipline artistiche: lavorazione del vetro con la pittura, fotografia con la pittura e via dicendo. Quella degli emo-murales e' un'arte nata da poco che connubia l'arte della pittura, l'arte della fotografia e l'arte del serial killing. Ma in cosa consiste in realta' l'emo-murales?L'emo-murales altro non e' che una nuova tecnica dei serial killer atta a far si' di non sprecare niente della vittima, ma che permetta di utilizzare qualsiasi sua parte compreso, come in questo caso, il sangue. Cosi' facendo si ottiene lo stesso impatto sull'ambiente che verra' imbrattato ugualmente, ma almeno in maniera creativa, equa e solidale. La tecnica e' molto simile a quella dell'action painting di pollock, e consiste nell'usare il getto derivato dall'apertura tramite taglio dell'arteria giugulare per esprimere il proprio spirito artistico su una superficie quale un muro, un pavimento od un soffitto, esterno od interno a seconda di dove si trovi la vittima stessa, senza pero' che questa sfiori la superficie di lavoro. Questo la distingue dalle altre tecniche, come l'artģaca in cui si usano le membra della vittima come un pennello, o la tecnica pezząta che consiste nell'intingere uno straccio od un lenzuolo della vittima nel sangue per poi usarla sulla superficie. Non e' neanche da considerarsi una ramificazione di quest'arte il tampax painting, perche' non include anche l'uccisione della vittima.Sebbene a primo acchito l'emo-murales sembri di facile esecuzione, vi sono varie sfaccettature che distinguono un semplice serial killer da un vero artista. Infatti la gestione del direzionamento del collo della vittima e la gestione dell'apertura alla vena giugulare non sono di facile apprendimento ma necessitano di svariate vittime solo per la pratica e per avvere un effetto visivo quantomeno soddisfacente anche ad un occhio profano. In piu' esistono veri e propri emo-painters che si sono ingegnati per ottenere strani effetti od addirittura nel caso piu' eclatante di avere molto piu' tempo per dipingere, dato dall'applicazione di svariate sacche da trasfusione applicate alla vittima.L'emopainting e' comunque tutt'ora un'arte visiva di nicchia, perche' nell'arco degli anni il "salotto bene" delle arti figurative ha tentato di relegare l'emo-painting in un'angolo della cultura organizzando vere e proprie crociate tramite la corruzione degli organi di polizia, i quali tutt'ora in una moderna caccia alle streghe continuano a perseguitare gli artisti. Anche per questo si e' resa necessaria agli emopainters l'integrazione della fotografia nella propria arte. Infatti i capolavori venivano distrutti o dalle intemperie nel caso di murales esterni o appunto dalle forze dell'ordine, per impedirne la divulgazione dell'arte. Ma tutto questo non ha fatto altro che dare nuovi stimoli agli artisti per quello che diventera' sicuramente il fenomeno culturale piu' stimolante di questo decennio.Se vorrete mandarmi i vostri emo-painting, saro' felice di pubblicarli.