RaGaZzE iNtErRoTtE

Irrimediabilmente persa...


Persa nei meandri del mio io, quello oscuro... Torno a scrivere dopo tanto, così spesso. Torno ad un punto di partenza, agli sbagli sempre commessi e solo accantonati, alla speranza (forse vana?) che qualcuno legga quell' urlo di dolore che soffoco dentro e che esprimo con rabbia su me stessa, come se fossi l'unica causa di ciò che accade, che MI accade. Il sogno, l'illusione, la speranza assumono ombre negative che portano solo ferite che non riescono più a rimarginarsi, che più passa il tempo più divengono profonde e più ti fanno passare la voglia di rialzare la testa ad ogni caduta, ogni volta che inciampi. Cadi, ti fai male e guardi le ferite, aspetti che ti comunichino qualcosa o che lo comunichino agli altri, ma avviene in casi remoti, è una circostanza che molti non si sforzano di capire, non vogliono capire e ti dicono che sei una sciocca, che non devi reagire in maniera esagerata... Esagerata, solo perchè sei così sensibile da non riuscire a non volere bene a qualcuno, e poi quando viene il giorno che questo qualcuno ti fa del male, ti senti solo un essere vuoto e colpevole di aver di nuovo deciso di aprire il cuore, di fidarti e lasciarti andare... sbagliando per l'ennesima volta della tua vita, non apprendendo dagli sbagli commessi e poi quasi dimenticati, sbagli che non ti hanno molto aiutato a crescere e a non commetterli più, perchè il cuore e l'istinto decidono di avere la meglio su tutto. Ma perchè parlare? Perchè questo sfogo? Sembra di parlare ad un muro, uno specchio, o in una lingua sconosciuta a tratti incomprensibile per molti, anche se poi ti guardi attorno e qualcuno c'è, ma non vuoi più farlo entrare nel tuo muro e continui a metter su cemento e mattoni...