Smalto Nero II
Dopo esser stata bannata due volte senza reale motivo parlerò del Grande Fratello, delle ricette della nonna, del vincitore di Amici e del mio amico immaginario. Chapeau...
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Post n°10 pubblicato il 22 Giugno 2009 da Jinnrouge
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Chiedo scusa a tutti per essere sparita in questi giorni ma sono in Russia per lavoro. Ci starò, se tutto va bene, fino a mercoledì della prossima settimana. Sto facendo un sacco di shopping, imparando il russo [lo sapete, sono brava con le lingue], scoprendo nuove ricette e ho anche conosciuto Ksenia Sobchak [se foste russi, stareste svenendo.. qui la amano tutti, anche se è rimasta a bocca aperta quando le è stato detto che vivo a Parigi e, soprattutto, quando ha visto il mio ultimo vestitino CN]. Unica nota dolente è il freddo: ho lasciato una Parigi a dir poco primaverile e son tornata in pieno inverno [la media è attorno ai 10 gradi e piove!] Prometto che appena torno vi racconto tutto! Do svidanija a tutti!!! Jinn
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E' arrivato il pacco dalla mamma. Carico carico del solito. La solita lista precompilata, il pacco proabilmente l'avrà fatto fare a Giovanna [ah, Giovanna è la nostra tata-cameriera. Ha cresciuto me e mia sorella Isabella a suon di fett'unte e Dante Alighieri...]. Il pacco conteneva:
Immancabile la busta, contenente 500 euro [per aiutarti con l'affitto e gli studi] e la solita letterina piena di buoni propositi. Povera mamam. Se solo sapesse che non sono la studentessa in procinto di laurearmi che lavora da Mc Donald's e che vive in una soffitta fredda e poco illuminata, credo le verrebbe un coccolone. E' convinta che io mi stia per laureare, che tornerò in Toscana, che farò pace con quello stronzo del mi babbo, che sposero Giampaolo [ah, Giampaolo... figlio 29 enne del migliore amico di mio padre, architetto frocissimissimo è in realtà il mio futuro maritino. O per lo meno così è stato deciso dai nostri rispettivi genitori sin da quando eravamo piccoli. Roba da medioevo, che per quanto ci riguarda è fallita: l'ultima volta che mi ha scritto su Feisbuc mi ha detto di essere a Berlino e di aver conosciuto l'uomo della sua vita. Touchè] e che la mia massima aspirazione sarà quella di andare a fare shopping con lei il sabato mattina e il giovedì pomeriggio dal parrucchiere. Piuttosto morta. Poi però mi prendono i sensi di colpa: Ieri era anche la festa della mamma e nemmeno le ho mandato un sms...
Buona festa. Ti voglio bene.
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[Forse l'unica mia foto intera che vedrete della sottoscritta....] Antefatto: essendo io stufa di avere la casella della messaggeria perennemente intasata, così come il dover tener i pvt chiusi mentre chatto, vorrei precisare un paio di cosucce:
I 5 random facts che mi riguardano, invece, sono:
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Orbene, giunge proprio a puntino il mio invito all'unico rendez-vous feticista decente di tutta la Parigi e, mi permetto di dirlo, di buona parte d'Europa. Grande appassionata della Nuit Elastique (che si svolge, settimana Demonia esclusa, a due passi da casa mia) che, questo mese ha come tema il Giappone! Oh my God! Sarà come vivere dentro un hentai. Io sorseggerò succo d'uva e me ne starò con le gambe accavallate sul mio trespolo, in un originale kimono furisobe con tanto di obi color lilla e turchese e bacchette in testa a reggere un'elaboratissima acconciatura. Felice di aver condiviso questa nuova con voi, je vais a coucher. Bonne nuit!
[Ah, ieri sera ho conosciuto Carla Bruni in Sarkozy, Premiere Dame du France. La mia scuola d'arte ha organizzato una serata di beneficenza e ha devoluto il ricavato ad una associazione che si occupa dell'istruzione ospedaliera dei bambini, progetto che, ma guarda un pò te, è appogiatissimo da Carlà. Ebbene, c'era anche una mia scultura (fatta con saponette du Marseille) e, quando ha visto che l'autrice era italiana m'ha mandata a chiamare e m'ha fatta accomodare al loro tavolo per il dessert (perchè era una cena solidale con asta), facendomi un sacco di domande. Ah, ho controllato. La Marseillaise, Madame Sarkozy, la conosce...] "Aux armes citoyens! Formez nos battailons! Marchons, marchons..."
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Delara aveva ventitrè anni. Mani sottili da pittrice, sopracciglia lunghe e ritoccate da un filo di khol. E' morta, impiccata. Una corda le ha rotto l'osso del collo, l'ha strozzata. Morta per un delitto che risale a cinque anni fa. Delara era minorenne e, quel delitto, nemmeno l'ha commesso. A nulla è servito dimostrare la sua innocenza. A nulla sono servite le proteste e le richieste di sospensione della pena. Delara è morta il primo giorno di maggio, nella prigione di Rasht, dopo una telefonata a sua madre, durata qualche secondo, in cui questa che potrebbe essere mia coetanea urlava "Mamma, salvami...." Niente avvocati, niente preavviso. A metterle il cappio al collo, un figlio della vittima. "Il sangue si lava con il sangue..." ha sussurrato, dicono. All'ex fidanzato, il reale esecutore, qualche anno di carcere. ...Se esiste un fottuto paradiso, possa accoglierti qualcuno lassù...
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Fra poco parto. Le ultime cose in valigia e poi via, Orly m'aspetta. Destinazione: aeroporto di Nizza. Sto pranzando, pomodori conditi con vinaigrette allegee en matieres grasses au les fines erbes e gallette di mais. Il weekend (di lavoro, volendo precisare) prevede una cena al Grand Hotel di Montecarlo, ospiti del dottor Fiocca (che, a quanto ho capito, è il direttore dei Casinò di Montecarlo). Stesso copione di sempre, sorridere, non parlare se non sono interrogata, mangiare moderatamente, indossare un vestito che sia costato più di seicento euro. Come al solito, mi verrà acidità di stomaco e, naturalmente, nemmeno potrò avvicinarmi al tavolo da gioco. Davvero un peccato, una partitina a Black Jack me la sarei fatta volentieri. Ho anche fatto i mochi (i dolcetti giapponesi di farina di riso, venuti buonissimi!) ma non ho tempo di postarvi la ricetta. Lo faccio appena torno, lo giuro! Sono stanca, sempre più stanca. Forse è la nuova dieta, forse le notti insonni davanti alla scultura che non riesco a terminare, forse gli esami, forse il lavoro. Scendere a Montecarlo mi costa un sacco di fatica ma, almeno, vedrò il mare e la cosa mi consola non poco. Non so bene perchè vi racconto tutte queste cose. Vorrei alzare il telefono e poterne parlare con qualcuno ma, sinceramente, mi rendo conto che non è così semplice... ...e poi, chi potrei chiamare? Buon weekend a tutti Giulia
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Una mia amica dell'accademia con cui condivido la passione per gli shoujo manga mi ha inviato un OAV che non avevo mai visto: Boku wa Imouto ni Koi wo Suru (che in italiano suonerebbe un pò come mi sono innnamorato di mia sorella minore). L'OAV l'ho visto in lingua originale con i sottotitoli in francese ma, su Youtube, li ho visti solo sottotitolati in spagnolo. C'è anche una dozzinale versione cinematografica con sottotitoli in inglese. In italiano, ovviamente nulla. Premesso che sono un'amante degli shoujo con sfondo "incestuoso" (e soprattutto della mangaka coreana Lee Hyeon Sook), non ho trovato l'OAV particolarmente convincente.
La storia è semplice: Yori e Iku sono due gemelli, da sempre legati da un affetto molto forte. Yori (il ragazzo) comincia ad essere scontroso e a trattar abbastanza maluccio la povera Iku (la ragazza). Insomma, alla fine finisce per dichiararle il suo amore che lei, dopo un'iniziale confusione, par ricambiare. Diventeranno una vera e propria coppia (naturalmente nascosta dagli occhi di tutti). Finale in lacrime per entrambi, lui parte per una nuova scuola dove ha vinto una borsa di studio. I personaggi però non mi sembrano ben tratteggiati (ad eccezione forse di Tomoka-Chan) e le dinamiche non ben approfondite. Forse se fosse stato un pò più lungo e meglio approfondito, l'avrei apprezzato maggiormente... Cinquanta minuti che passano in fretta, senza però una storia che ti colpisce realmente... bizzarro il fatto che Iku e Yori non si somiglino affatto...
(La locandina del Film) |
Ebbene, se il detto è vero, dovrò presto prepararmi a essere bannata una terza volta. Il motivo non lo so, non mi è stato spiegato. Ma nemmeno mi interessa, se ai moderatori di Libero non sono particolarmente simpatica, all'alba m'addormento lo stesso. Quindi torno, per la terza volta. Ma ci sarà una quarta, una quinta, e così via. Perchè c'è ben di più dell'ovvietà e della scontatezza, e, mi piace tutt'ora pensare che il mio blog possa essere piacevole per gli altri da leggere ma non scontato. Mi sono sempre espressa in italiano corretto, senza sbagliare avverbi, senza terminologia scurrile o volgare, senza espliciti riferimenti, ne descrizioni minuziose di esperienze orgiastiche. Non mi interessa, non è quello che cerco, ne che desidero. Non voglio fan, non cerco nulla. Solo un angolino dove scrivere quello che mi passa per la testa, dalla ricetta della quiche patate porri e jambon fumee, al mio nuovo paio di scarpe, all'articolo di politica estera su Le Figarò, alla mia penefobia e chi più ne ha più ne metta. Ed è ciò che continuerò a fare... Grazie a tutti e buon proseguimento... Giulia Jinnrouge
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LA FRASE DEL GIORNO (LA CAMBIO QUANDO MI VA...)
"[...] agonia e bellezza dimorano fianco a fianco: i piedi soffriranno, le dita sanguineranno, perfino star seduta e dormire sarà doloroso"
Memorie di una Geisha
SUL MIO COMODINO
"Lunar Park"
di Bret Easton Ellis
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il 22/06/2009 alle 19:07