Mattone dopo mattone

Post N°82


Un passo dopo l'altro, finalmente possiamo a ragione bagnacri del buio della nostra camera, lì dove il Padre troverà tempo d'ascoltarci, noi e le nostre preghiere. Ne abbiamo spese troppe, sguinzagliate nel mondo, e dirette ai ladri di pensieri, parole e sentimenti. Ma il tempo delle parole si corcia sempre di più, e tante sbiancano tutti i loro significati, perdono la coltre delle loro illusioni e muiono come le foglie d'un coloratissimo autunno.Siamo finalmente soli. Ma in quella solitudine abitata, che forse, così spaventati dalle nostre grandi responsabilità, non riusciamo ad amare. E invece obbiamo amare la nosrta solitudine. Cosicchè, quando i fantasmi del nostro passato vorranno venderci i loro giochi, noi potremmo anche ringraziarli e far loro cenno di passar oltre. Se il mondo non è la nostra casa, non creiamo il mondo dentro la nostra casa. Se la nostra casa agli occhi del mondo è vuota, sarà piena di vita.Nessuno canta come la dolce melodia del vento, niente corre delicata e leggera come l'acqua o si erge senza prepotenza nè ardore come una verde collina.E tutto, incredibilmente, canta, scorre e sale nel buio della nostra camera.