Creato da lakeghost il 13/11/2006

Mattone dopo mattone

nei cantieri della reggia del caos

 

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Post n°104

Post n°106 pubblicato il 03 Marzo 2013 da lakeghost
 

E' l'estate del 2008. Roma è calda e appiccicosa, la casa di Annarella è una bolgia di letti sfatti, i piatti sono accatastati sul lavandino incrostati di pattume alimentare e le mosche non fanno che girare attorno ronzanti e affamate. Lei ti accoglie in casa con la faccia cdi una bimba monella, che ha compiuto una grave infrazione al codice etico familiare ma non ha il coraggio di dirlo ai genitori. L'atmosfera però è carica del suo coraggio, della sua disperazione e della sua paura di ferirti, e i suoi sensi di colpa nei tuoi confronti dureranno anni. Quando poi ti pianterà per la seconda e ultima volta, le impediranno di scambiare con te due parole, davanti a una birra, e penserai che ti odia, perchè la colpa sei tu.
Fate l'amore lentamente, lei si ferma a piangere, poi riprende dolcezza e compassione, mentre le lacrime le sgocciolano dal mento e tira su col naso. Tu vuoi morire. Soffocato dal suo petto, col suo profumo come ultima esperienza sensibile di questa vita maledetta. Prima di fuggire di casa, prima d'aver strappato tutti i capelli dallo scalpo, lei ti accompagna alla porta e mentre ti bacia piangendo dice che ti ama, ma deve restare da sola.
A settembre inizi a frequentare l'istituto alberghiero, il corso serale, che è disegnato su misura di chi ha bisogno di un diploma prima di ricevere un istruzione. La classe è la sintesi microcosmica della globalizzazione, un frullato di etnie. Passa qualche settimana, ti ritrovi a passeggiare per i corridoi al fianco di una ragazza caraibica, che balbettando qualche frase di circostanza ti chiede ridendo se una qualche volta non ti andrebbe di bere qualcosa insieme. Non riuscirai a farla bere mai, ma l'invito era un tenero approccio per passare qualche momento intimo. Tu pensi che sia elegante mettere in chiaro che, sebbene ti senta molto attratto da lei, il tuo cuore e la tua mente appartengono ancora a una ragazza che ti ha piantato poco tempo addietro, e che le tue energie si concentrano affinchè un giorno voi possiate tornare ad amarvi. Tutto questo non inibirà il bisogno d'una donna ad imporre i suoi desideri a discapito della ragionevolezza, così una sera fresca d'autunno Ninha ti bacia su un ponte del Ghetto. Pensi che baciarla è stato più bello di tante scopate inerti. Ma il tempo in cui Annarella si decide a tornare da te arriva d'improvviso, come un gatto acquattato che balza su un topolino di campagna.
Porterai Ninha fuori dal Ghetto, le dirai con un filo di voce che tra una settimana potrebbe vederti passeggiare a braccetto con la ragazza che ami, che quello che desideravi è avvenuto, che stai male per lei, e altre amenità che non leniscono la schiacciante umiliazione che questa storia ha procurato ad entrambi.
Mollerai l'alberghiero un paio di mesi prima che si concluda l'anno, vuoi partire per l'Abruzzo a fare la stagione, per mettere da parte un pò di spiccioli, coltivare una qualche sgangherata esperienza professionale e, soprattutto, avvicinarti ad Annarella. Lei però non è particolarmente entusiasta della sorpresa. Si sente schiacciata dalla tua presenza. Quando poi inizi a lavorare per la "setta" litigherete ad ogni momento buono, ti trascini in una bagarre costante, e tra pianti e vaffanculi dopo 10 mesi pensi sia meglio filare. A vicenza ti caccerai in un casino impronunciabile, ti fai fottere da una troia che a lavoro ti renderà la vita impossibile. Così dopo tre mesi di inferno, pianti baracca e burattini, nella foga della lite lei penserà che vuoi picchiarla e fa un balzo indietro, piccola e agile come il maestro Yoda. Da un giorno all'altro sei senza lavoro ma con un affitto da onorare. Lasci l'appartamento ma è ancora sul tuo libro paga, che non esiste. Dopo una settimana, una sera a letto nella tua stanza a casa dei tuoi al telefono Annarella ti dice piangendo che forse è meglio che non vi sentiate per un pò, che il tuo amore e terribile, e lei non può sostenerlo. Non la chiamerai più. Il tuo cuore si fa pesante e blue. Finirai a lavorare a Bergamo, l'associazione ha un posto per te. Dovrai chiedergli un prestito per far fronte alle spese, il tuo stipendio attuale non può coprire il lusso di un doppio affitto. Nei mesi successivi conosci una donna ariana, bionda e rosea. Ti spostano a cucinare nel ristorante dove lavora lei, dopo un mese ti spediscono in un ristorante in bassa Val Brembana e tu penserai che non hai ancora avuto il tempo di limonarla. Alla fine dell'ultimo giorno di lavoro con lei, decide di accompagnarti in stazione, vi abbracciate in auto e lei ti trattiene ad oltranza, allora la scosti e la baci. Ti farà sobbalzare la sensazione limpida che tu stia baciando Ninha. Sbiancata ed europea.
Dopo una settimana le dici che a fine mese pianterai il lavoro e l'associazione tutta. Lei a fatto avvenuto pianterà te.

 


I mesi successivi passeranno tra gli scaffali lignei e profumati d'incenso del negozio d'alimenti biologici, e le fluenti bevute nel Blues della pianura veneta. A giungo però dovrai tornare in Abruzzo, un tuo amico ti chiede di lavorare per lui, devi tenere una bancarella di materiale etinco. Ritrovi Annarella. Mentre state insieme le squilla il telefono più volte, e lei lo nasconde nella borsetta. Quando vi baciate ti sembra che tutto il dolore della sua perdita scompaia per sempre, ma poi ricomincia quando si allontana dalle tue labbra. E capisci che per non soffrire devi coninuare a metterle la tua lingua in gola. La seconda volta che vi incontrate lei ti porta nel suo letto. E' candida come il vestito d'una bambina alla comunione. Fate l'amore, lei piange, tu non tieni l'erezione, lei ti implora di non guardarla così e tu vuoi morire, imbottirti di sonniferi, dopo aver cacato ed esserti fatto una lavanda gastrica, per andartene senza dolore e più pulito di come sei venuto. Quando ti dirà d'averlo fatto perchè vuole vederti felice, tu capirai che ti sta elemosinando la fica, la amerai sempre di più e ti odierai altrettanto.
E' l'ottobre del 2011 quando torni dalla stagione abruzzese, e una tua amica ti confessa che vuole portarti a letto. Tu ci andrai senza pensarci, ma la serata prende una piega imprevista, nella stravaganza del tutto non ti si rizza e dopo un quarto d'ora di pensieri osceni getti la spugna, ti giri di lato e cerchi di dormire.
Nei giorni successivi non ti sembrerà vero quanto questo avvenimento pesi nella tua storia sentimentale, giorno dopo giorno scivolerai in una disperazione vischiosa e lenta, come una goccia di muco che cammina sul labro nudo d'un lattante.
Troverai Ninha in chat, lei desidera incontrarti e a te non pare vero. Vi vedete sul ponte sotto la finestra del suo appartamento. Quando esce dal portone ti sembra bellissima, una pantera con le scarpe di tela, il sorriso che lampeggia come un falcetto appena forgiato, e ti bacia sulle labbra appena è a un passo da te. Bacia come 3 anni fa. Questa volta non puoi resistere al suo magnetismo erotico, ma sbatterla in cucina mentre i bimbi dormono nella camera a fianco non è tra le tue fantasie più spinte. La prima volta che farete l'amore sarà tragico, la seconda volta meno. Ma non avrai tempo di perfezionare l'intesa sessuale, perchè non avrete il tempo di alimentare l'intesa intellettuale. Quella sentimentale pare l'unica energia destinata a durare e a rimanere frustrata per sempre. Ti pianterà dopo un mese, non si fida di te per ciò che avvenne nell'ormai lontano inverno del 2008 e invece si fida troppo della sensazione che di li a qualche mese sparirai di nuovo in qualche cucina del centro italia, o perfino in Germania. Così avviene infatti, a maggio ti trovi nelle Marche, a fare lo sguattero per quattro soldi, e da maggio a gennaio il tempo cammina col passo pesante d'un ubriaco che si trascina in una notte afosa d'estate.
Arriva il momento di staccare la spina, nel gelo che è il tuo appartamento, che nel silenzio ti sta lentamente consumando, maturi la decisione che hai bisogno di scappare a Palermo. Passerai qualche giorno in buona compagnia, nella terra del dolore e delle palme, dell'ignoranza e dell'amore. E per l'appunto quello che troverai sarà un altro scherzo d'amore, dentro il quale ti tufferai con la comprovata goffagine e cecità assoluta. A spezzarti il cuore sarà una mezza lesbica che non saprà decidere tra la vulva e il cazzo. Una sera di luna piena la riaccompagni a casa, lei aspetta che la baci, ma tu scapperai via come uno scolaretto davanti al gioco della bottiglia quando per sorte avversa deve stampare la sua faccia contro quella dell'innamorata. La sera successiva le fai un regalo, vi sedete sotto la fontana e la baci. Il giorno dopo devi ripartire e ti chiederai se almeno questa volta riuscirai ad inoltrare l'illusione più dell'oramai solito e implacabile mese di melassa. La risposta arriva dopo poco più di due settimane, quando lei ti confessa che non vede l'ora di infilarsi sotto le coperte con l'ennesima troia.
Adesso stai cercando puerilmente di estrinsecare una morale da questo dedalo di relazioni incompiute e stanchi nomadismi, e a quanto pare le due cose nella tua mente dovranno combaciare. Tirare le somme non è mai stata la tua qualità più elevata, ne tanto meno quella che hai maggiormente allenato, ma sarà meglio che, per la scarsa attitudine alla pazienza che dimostri, paradossalmente con quella grande pazienza che ti manca, tu cominci a seminare qualche frutto meno spinoso di quelli che hai già così deludentemente raccolto. Cosicchè un giorno la tua cornucopia possa essere sfoggiata davanti uno specchio e finalmente ne avrai l'orgoglio di cibartene lautamente.

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Commenti al Post:
StregaM0rgause
StregaM0rgause il 19/03/13 alle 07:50 via WEB
un viaggio tortuoso e affascinante nel corpo e nell'anima, un tuo personale "on the road" che mi ricorda Kerouac:
"Dove andiamo?" " Non lo so, basta andare...".Bel pezzo, bentrovato, enri
 
 
lakeghost
lakeghost il 19/03/13 alle 23:07 via WEB
dove andiamo? e da dove siamo partiti? buonanotte.
 
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