La donnina del Sud

La sindrome del Bradipo


Da qualche giorno a questa parte, ormai, sguazzo in quella che ho ribattezzato "Sindrome del Bradipo"
Dopo qualche giorno in giro per birrerie e affini (con ritorni a casa anche alle 4 del mattino), causa maltempo e un piccolo incidente al cane che mi ha costretto a stare a casa per tenerlo sotto controllo in seguito ad un'endoscopia (la volpe della Groenlandia ha mandato giù un calzino), ho iniziato a vegetare tra le 4 mura domestiche.Poco male: ho quasi finito il supplizio che avevo iniziato a leggere qualche tempo fa, ho visto qualche film, fatta un po' di manutenzione (verso la quale nutro seri dubbi circa i risultati) al mio pc...Il libro che stento a leggere è "Il quadro segreto di Caravaggio".Lo trovo prolisso, pedante, non mi piace nè la scelta dello stile narrativo nè la trama che sul risvolto di copertina appariva alquanto intrigante ma che, a conti fatti, stenta a decollare. E' un libro lento. Mi aspettavo qualcosa di diverso e che incontrasse la mia grande passione nei confronti del Caravaggio ma no, niente da fare.. Oltre a qualche nozione che ogni amante dell'artista conosce già ed un vago accenno al periodo storico che fa da sfondo al romanzo, c'è ben poco che possa attirare l'attenzione.Chiaramente parlo per quelli che sono i miei gusti; nulla vieta che a qualcun'altro o che a molti altri il libro, invece, possa piacere moltissimo. Dico solo che non è propriamente il mio genere nonostante lo stessi inseguendo da un pochino...Per quanto riguarda invece i film che ho visto, a parte qualche film un po' più datato su Mediaset Premium come The blind side, Monte Cristo (versione più moderna con Jim Caviezel che ha la peculiarità di avere il nome separato), qualche film con Bing Crosby e/o altri classici anche in lingua originale (grazie Studio Universal), ho visto un film recente molto carino, intitolato "La cuoca del presidente".I motivi che mi hanno spinto a vedere questo film sono stati duplici: da un lato ho sempre pensato che i film francesi o sono delle cavolate assurde o dei piccoli capolavori e, negli ultimi tempi, i "baguettoni" han dato prova di sfornare molti lavori appartenenti alla senconda categoria; dall'altro ho riconosciuto nella protagonista la stessa Catherine Frot che ho tanto amato in "Lezioni di felicità" altro film francese che fa parte di quelle piccole opere d'arte di cui ho accennato prima.Film delicato, elegante che ricorda quanto il mondo del lavoro possa essere ricco di soddisfazioni ma anche di insidie perchè si sa chel'invidia, come la stupidità, è una brutta bestia che si trova dappertutto...Al cinema invece ho avuto finalmente la possibilità di vedere, recuperandolo in calcio d'angolo visto che l'han riproposto nelle sale per gli oscar vinti, Les Misérables.Interamente cantato, a parte qualche battuta recitata quà e là, è stato un vero portento.Russel Crowe un po' monocorda ma tutti gli altri attori, specialmente Hugh Jackman e Anne Hathaway, vincitrice dell'Academy Award come migliore attrice non protagonista, assolutamente perfetti. Sono stata davvero contenta di essere riuscita a vedere, seppure in colpa di coda e in una sala piuttosto piccola, questo ulteriore adattamento del capolavoro di Hugo. Vari i momenti forti della pellicola, in particolar modo però la canzone di Fantine (da pelle d'oca e lacrime) e la fine corale.Ora, è vero che Daniel Day Lewis è stato molto bravo in Lincoln e che Denzel Washington aveva discrete possibilità visto che non è stato da meno in Flight (entrambi visti in lingua originale per "testare" le interpretazioni dei nominati) ma un premio a Hugh Jackman secondo me ci stava proprio bene
.Beh, io torno al mio libro e ai miei film.. In modo da potervi aggiornare quanto prima