la matrice

il Prof veronesi: l'ennesima fesseria


Come ogni mese, puntuale, trovo tra la posta l'ultimo numero di Wired Italia e chi trovo in copertina?! UMBERTO VERONESI! "Vivere senza cancro. La scatola magica di Umberto Veronesi"....SHOCK...Che una rivista come Wired dedicasse la copertina ad un sostenitore dell'energia nucleare poteva bastare per farmi decidere di non rinnovare l'abbonamento ma quello che ho letto dopo... Questo è l'inizio dell'articolo... Lo smartphone attira con discrezione la mia attenzione mentre un'icona con un serpente attorcigliato a un bastone si accende sullo schermo. Sono passati 12 mesi dall'ultima volta. Una lieve pressione con l'indice sopra l'icona e...tac! Dopo appena 30 secondi ho un appuntamento prenotato all'ospedale vicino casa per il check up annuale. Grazie a UN NANOSENSORE SOTTOCUTANEO che ho impiantato qualche tempo fa, i medici hanno già registrato la mia pressione arteriosa, il mio battito cardiaco e fatto un'analisi del sangue in tempo reale, quindi sarà sufficiente la solita mezz'ora nella "magic box" per avere un rapporto completo sul mio stato di salute. Anche se non fumo più da un pezzo, a cinquant'anni il rischio di tumore va preso sul serio e poi mi è già successo una volta. Un nodulo di mezzo millimetro al fegato, che il dottore ha polverizzato senza incisioni, semplicemente appoggiano l'ecografo ad alta intensità sul mio addome. Oggi questo scenario sembra il copione di un film di fantascienza, ma tra qualche anno potrebbe diventare realtà, grazie anche alla visione di un medico italiano che punta a integrare risonanza magnetica, ecografia e Tac in un unico sistema per una diagnostica precocissima e meno invasina possibile. Non uno qualunque. "Insieme a quelle del dna e dell'atica, lo sviluppo delle tecnologie di diagnostica per immagini è una delle tra grandi rivoluzioni, che hanno cambiato il volto della medicina e dell'oncologia nel secolo scorso". A parlare è Umberto Veronesi, oncologo di fama internazionale e fondatore dello Ieo, l'Istituto Europeo di Oncologia di Milano. " In oncologia la diagnostica è la carta vivente e sono fiducioso che un giorno avremo qualcosa come una "Scatola magica", capace di effettuare uno screening di tutto il corpo in pochi minuti. L'anticipazione della diagnosi è per me un credo scientifico e da anni predico che è la strada da seguire per combattere il cancro". Proprio da quest'idea è nato lo Ieo, inaugurato nel 1994 e oggi riconosciuto come uno dei maggiori centri mondiali per lo studio dei tumori. Tra i segreti del successo, la lungimiranza di integrare in un unico luogo ricerca di base, ricerca clinica, cure ospedaliere e formazione specializzata. L'internazionalità è un'altra caratteristica fondamentale dell'Istituto: i suoi direttori di divisione provengono da otto diversi paesi europei e sono molti gli stranieri nello staff clinico e di ricerca. Fin dall'inizio, la diagnosi precose del cancro ha occupato un ruolo speciale tra le priorità di ricerca, con ottimi risultati a livello scientifico e benefici per i pazienti documentati dalle pubblicazioni internazionali. Naturalmente l'approccio alla diagnosi è multidisciplinare, ma grazie ai progressi delle tecnologie di imaging, negli ultimo anni è stata la divisione di radiologia a  dominare la scena. Questo è solo l'inizio dell'articolo ma le prime righe, il nanosensore sottocutaneo, non vi fanno pensare a niente?!