la matrice

oltre il petrolio ...I privatizzatori dell’acqua


I privatizzatori dell’acquaIn Occidente pochi sanno che la Libia, insieme all’Egitto, siede sul Nubian Sandstone Aquifer; cioè, su un oceano d’acqua dolce di enorme valore. Quindi, questa guerra ‘che c'è ma non si vede’ è cruciale per il controllo dell’acqua. Il controllo dell’acquifero non ha prezzo, così come non lo ha il ‘recupero’ delle risorse naturali di valore dalle mani dei ‘selvaggi’.Il Pipelineistan di acqua – che scorre in profondità sotto il deserto per 4.000 km – è il Great Man-Made River Project (GMMRP) costruito da Gheddafi per 25 miliardi di dollari senza chiedere in prestito dal FMI o dalla Banca Mondiale nemmeno un centesimo (pessimo esempio per il mondo in via di sviluppo). Il GMMRP rifornisce Tripoli, Bengasi e tutta la costa libica. Il totale di acqua stimato dagli scienziati è equivalente al flusso di 200 anni di acqua del Nilo. Confrontiamo questo dato alle cosiddette tre sorelle – Veolia (prima era Vivendi), Suez Ondeo (prima era Generale des Eaux) e Saur – le aziende francesi che controllano il 40% del mercato globale dell’acqua. È imperativo che l’attenzione venga rivolta all’eventuale bombardamento di queste condutture. Se saranno bombardate, uno scenario estremamente probabile è che ci saranno ricchi contratti per la ‘ricostruzione’ di cui la Francia sarà la beneficiaria. E questo sarà l’ultimo passo verso la totale privatizzazione di questa acqua, tuttora libera. Dalla dottrina dello shock alla dottrina dell’acqua.Ecco, questa è solo una breve lista dei profittatori, nessuno sa a chi andrà il petrolio. Intanto, lo spettacolo deve continuare ( a suon di bombe). Il miglior affare è sempre la guerra.