Creato da erica_mighali il 06/03/2008
 

tra sogni e realtà

my life

 

 

Lentamente muore...

Post n°23 pubblicato il 22 Agosto 2009 da erica_mighali

 

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.



P.Neruda

 
 
 

..NoTe SpArSe..

Post n°22 pubblicato il 20 Agosto 2009 da erica_mighali

(...)Forever trust in who we are                                          
And nothing else matters
(...)Never care for what they say
Never care for games they play
Never care for what they do
Never care for what they know...!

(Metallica-Nothing else matters)

Certe sere spengo la luce e rimango per
ore da solo con me
resto lì con la radio accesa a guardare nel
buio perchè
faccio i conti con la mia vita e poi dico a me
stesso adesso o mai più
cerco le intenzioni migliori piango tutti gli
errori perchè
ho bisogno d'amore e di aprire il mio cuore
in un mondo che corre più veloce di me
di cercare un mio senso delle cose a cui
penso
ho bisogno di te
dimmi dove sei
resto lì a guardarmi allo specchio e mi chiedo se
un giorno io ti incontrerò
forse questa notte anche te vuoi parlare
con me

(P.Meneguzzi-Ho bisogno d'amore)

Troppe volte cerchi una risposta poi ti accorgi che c’è un’onda e si infrange dentro te sulla pelle l’anima ti parla prende forma e ti ricorda che sei vivo finché hai brividi…

(Gemelli Diversi-Brividi)

 

 

 
 
 

=>Quel Ti Amo Maledetto

Post n°21 pubblicato il 17 Agosto 2009 da erica_mighali

Scusami
Se ho bisogno di chiamarti qualche volta per sentirmi meglio
Se ogni notte io ti sento così forte che rimango sveglio(a)
Se ho lasciato la tua foto accanto al letto e non l'ho tolta mai
Se rileggo quel messaggio che mi hai scritto prima di andar via
Scusami
Se non sono stato(a) come mi volevi e se non son perfetto(a)
Se non ti ho telefonato per il giorno del tuo compleanno
Se non resto indifferente adesso che c'è un altro(a) al posto mio
Se non riesco a fare a meno di pensare a quanto è colpa mia
Perché ogni volta penso
Che io non ti ho detto mai
Quel ti amo maledetto che io adesso griderei
Ma ormai non c'è più tempo
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai
Scusami

Se ripenso a quando noi ci inventavamo già la nostra casa
Se ti vedo che mi aspetti ancora sveglia con la luce accesa
Se ti sento ancora ridere da sola per quel vecchio film
Se ritorno col pensiero a quella festa a cui ti ho visto lì

Perché ogni volta penso
Che io non ti ho detto mai
Quel ti amo maledetto che io adesso griderei
Ma ormai non c'è più tempo
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai, tu non ritornerai
Perché ogni volta penso
Che non ti ho detto mai
Quel ti amo maledetto
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai
Ma se adesso stai pensando che ti sei sbagliata(o)
Chiudi a chiave l'orgoglio che hai dentro e vieni qui da me
A me basta anche una volta per dirti tutto quel che sento
Perché l'amore è più forte di quel ti amo maledetto
Quel ti amo maledetto
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai

 
 
 

.

Post n°20 pubblicato il 23 Giugno 2009 da erica_mighali

 

Una storia non è fatta solo di un inizio e di una fine.
C'è sempre qualcosa che la precede e qualcuno che la seguirà, oltre l'ultima parola.
Una storia è un viaggio. E, quando non puoi partire davvero, quando mancano le mappe, ecco la fantasia.
Fantasia. Possibilità. Il senso finale di mille altre storie, vere o presunte, vissute o solo raccontate e riviste poi con la fantasia.
Una storia non è mai solo tua.
È come un sasso gettato nell'acqua. Non sai dove arriveranno i cerhi e forse nemmno quanto ci metterà a toccare il fondo. Sai solo che un fondo c'è, dqa qualche parte laggiù e, quando il sasso lo raggiungerà, forse i cerchi non avranno ancora terminato la loro corsa, non avranno smesso di cercare mete. Per questo poi tutti ci sentiamo toccati da quei cerchi, abbracciati. Ci sentiamo parte di qualcuno he in realtà abbiamo solo sfiorato.

 

Cercasi Niki Disperatamente

 
 
 

.

Post n°19 pubblicato il 15 Giugno 2009 da erica_mighali

Io non mi voglio più piegare, ho voglia di rivoluzione.
Mi metterò ad impastare questo mondo.
Andrà tutto a meraviglia.
E io non passerò più le notti a guardare questo soffitto.
Quante volte mi ha tenuto compagnia...
Quanti sogni ci ho appiccicato...
Stanno lì, appesi, aspettando che qualcuno li raccolga.
E io non so quali sono i tempi della maturazione.
Le olive si raccolgono a novembre, l'uva a settembre. E i miei sogni? Non lo so...
Forse ho seminato male, forse non c'è stato abbastanza sole, però è tanto che aspetto e non cresce niente.
L'albero dei Sogni non vuole dare frutti...

Perché è istintivo pensare che se corri avanti ti sarà più facile non voltarti indietro. Perché pensi che più vai lontano e più vedrai piccolo e distante quello che ti sei lasciata alle spalle. Ma le regole della prospettiva non sono valide in amore.

Perchè, a volte, ti serve un passo falso per capire come si cammina e dopo prendi il via... Ti serve un inciampo, poi metti un piede dietro l'altro e non cadi, no, stavolta no, hai trovato equilibrio. Ed è una gran conquista.

Perché vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti... Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto indietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio. Però ti è servito anche quel pezzo di roccia che non riesci più a vedere, ti ha fatto capire, ti ha dato slancio...

"tu non voli perché hai paura di precipitare"!
Non me la sento di volare, sono nata senza paracadute.
"Ma così non volerai mai!" e mi spiega che nella vita è meglio brutti ricordi che rimpianti.
Io penso che sono meglio i rimpianti, perché su quelli ci puoi lavorare, perché puoi immaginarti il finale che più ti fa comodo, mentre i brutti ricordi il loro finale ce l'hanno già. Meglio una storia irrisolta, che puoi stringerla tra le mani e cambiarle forma, come al pongo.

Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi. È una terapia lunga e difficile... si cura vivendo!

tratto dal libro

Ma le stelle quante sono

 
 
 

IO SONO QUA

Post n°18 pubblicato il 14 Giugno 2009 da erica_mighali


A volte vorrei non esserci mai, oppure esserci ma restare invisibile;
Vorrei potere tutto, anche l'impossibile…
A volte vorrei volare e non smettere mai di sognare,
Vorrei che mi capissero senza bisogno di parlare;
Vorrei che tutto il mondo fosse più buono
E che le cose non fossero come invece sono;
Perché purtroppo è ben diversa
la realtà:
Mi piaccia o non mi piaccia, io sono qua.

 
 
 

E CRESCENDO IMPARI...

Post n°17 pubblicato il 26 Maggio 2009 da erica_mighali

E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'è nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

 
 
 

ICARO

Post n°16 pubblicato il 10 Maggio 2009 da erica_mighali

Cerco un po’ di coraggio
mentre ti guardo da quaggiù
[mi scaldi tu]

splendi e mi illumini ma,
lacrime di pagliaccio bruciano
dentro il volto di noi uomini
deboli e stupidi.
Spiega le ali di cera per arrivare a lei
[a lei]
dove l'aria è più leggera e amare rende dei

RIT.: Non rinunciare mai,
apri le ali e vai,
non è l'ultima volta che cadrai ma ti alzerai,
vedrai la troverai e allora volerai,
oh Icaro!

Quante volte sfiori il sole
e rimani col cuore a pezzi,
precipiti in un mare di dubbi
sui tuoi insucessi,
solo il Signore sa quanto male
m’ ha fatto l'amore,
non ci son parole rimane tra due persone.
Ti trovi solo al suolo e
non sai più chi sei,
ti resta di lei solo di lei.
Ma io volerò una voce mi dice
farlo è possibile,
non smettere di credere
per me vuol dire vivere.

RIT.

Arrivare fin lassù non,
sai più che senso ha,
ma non vuoi di certo
vivere a metà
Verrà il giorno in cui vedrai
nel cielo solo lei e
con un battito di cuore volerai.

Tutti vogliono volare,
ma quanti sono disposti
a rischiare di farsi male, cadere,
ricominciare tanti si accontentano
solo di camminare, ma tappando le ali al cuore che cosa si vive a fare?
perchè senza amare siamo angeli a metà
a volte viene da pensare quello vero non esiste
ma il cielo è pieno di stelle e di certo
c'è una di quelle più belle che splende solo per me.
Ma è coperto da qualche nuvola passeggera
ormai non ho più paura e resisto in questa bufera.
Perchè noi persone dopo storie che finiscono,
siamo proprio come tanti Icaro che dicono.

 
 
 

...rimanere aperti all'Amore...

Post n°15 pubblicato il 07 Maggio 2009 da erica_mighali

Ci sono momenti in cui vorremmo aiutare chi amiamo, tuttavia non possiamo fare nulla: le circostanze non ci permettono di avvicinarci, oppure la persona si dimostra refrattaria a qualsiasi gesto di solidarietà e di sostegno.
Allora, non ci resta che l'amore. Nei momenti in cui tutto risulta inutile, possiamo ancora amare, senza aspettarci ricompense, cambiamenti, ringraziamenti. Se siamo in grado di comportarci in questo modo, la forza dell'amore inizia a trasformare l'Universo intorno a noi. Quando compare, quell'energia riesce sempre a portare a compimento la propria opera. "Né il tempo né il potere della volontà cambiano l'uomo. È l'amore a trasformarlo," scrive Henry Drummond.
...L'amore trasforma e guarisce. Ma, a volte, architetta trappole mortali e finisce per annientare chi ha deciso di concedersi totalmente. È un sentimento davvero complesso, anche se può rappresentare l'unica ragione per continuare a vivere, a lottare, a cercare di migliorarsi. Sarebbe irresponsabile cercare di definirlo perché, come tutto ciò che alberga negli esseri umani, si riesce solo a provarlo. Si scrivono libri, vengono allestite opere teatrali, si producono film, si compongono poesie, si realizzano sculture in legno o in marmo, eppure l'artista riesce a trasmettere soltanto l'idea di un sentimento – non il sentimento nella sua pienezza. Comunque, io ho imparato che l'amore è insito nelle piccole cose e si manifesta anche nel nostro atteggiamento più insignificante: ecco perché dobbiamo sempre averlo in mente, quando agiamo o quando evitiamo di agire.
Sollevare la cornetta del telefono e pronunciare quella parola affettuosa che abbiamo taciuto. Aprire la porta e fare entrare chi ha bisogno del nostro aiuto. Accettare un lavoro. Lasciare un impiego. Prendere la decisione che avevano finora rimandato. Chiedere scusa per un errore che abbiamo commesso e che ci tormenta. Rivendicare un diritto. Aprire un conto dal fioraio, un negozio assai
più importante della gioielleria. Alzare il volume della musica quando la persona amata è lontana, abbassarlo quando è vicina. Saper dire di "si" e "no", giacché l'amore si confronta con tutte le energie dell'uomo. Scegliere uno sport che si possa praticare in due. Non seguire alcuna formula, neppure quelle scritte in questo paragrafo perché l'amore ha bisogno di creatività.
E quando nulla di tutto ciò è possibile, quando rimane soltanto la solitudine, ricordarsi di questa storia:

Una rosa bramava giorno e notte la compagnia delle api, ma nessuna andava a posarsi sui suoi petali. Nonostante ciò, il fiore continuò a sognare: nelle lunghe notti, immaginava un cielo dove volteggiavano miriadi di api, che si posavano a baciarlo teneramente.
Grazie a questo sogno, riusciva a resistere fino all'indomani, allorché tornava a schiudersi con la luce del sole.
Una notte, conoscendo la solitudine che la attanagliava, la luna domandò alla rosa: "Non sei stanca di aspettare?"
"Forse si. Ma devo continuare a lottare."
"Perché?"
"Perché se non mi schiudo, appassisco."
Nei momenti in cui la solitudine sembra annientare ogni bellezza, l'unica maniera di resistere è quella di mantenersi aperti.

Sono come il fiume che scorre

Paulo Coelho

 
 
 

Per sempre!

Post n°14 pubblicato il 28 Aprile 2009 da erica_mighali
Foto di erica_mighali

L’amicizia è un fiore sbocciato proprio nel tuo giardino, un giorno così,per caso, senza che te ne accorgessi. Avevi detto”per sempre” .L’ avevi giurato anche se non si dovrebbe. Scritto nei biglietti d’auguri, inviato via sms, ribadito con abbracci e strette di mano. Per sempre la nostra amicizia, per sempre  insieme, anche tra cent’anni. Perché gli amici veri dividono gioia e dolore e non si sorridono soltanto. Perché gli amici veri sanno anche litigare e subito dopo volersi bene di nuovo. Questo pensavi. Poi succede qualcosa. Quella certezza assoluta che ti ha accompagnato fin lì. Quella sicurezza del cuore vacilla. E dici parole sbagliate, ferisci a fondo con una cattiveria precisa e profonda che non ti conoscevi. A volte è per rabbia, a volte è solo un momento per cui sarebbe bastato contare fino a dieci, altre ancora sei solo permalosa, ma se ci fosse modo di aspettare, di mettere l’orologio avanti di 5 minuti te ne accorgeresti da sola, rideresti di te e viaEvitare il danno, che non vuol dire essere ipocriti, non significa sempre e solo compiacersi a vicenda. Quella non è amicizia, è finzione. Vuol dire essere sinceri ma con rispetto. Vuol dire sapere che nella vita non si va sempre d’accordo ma questo non significa non essere più amici. Quanti cadaveri invece sulla strada dell’orgoglio. Quanto tempo perso a perdersi. E allora il legame si incrina, la distanza aumenta e solo a volte riesci a recuperare , a trovare il coraggio di mettere da parte l’amor proprio...Magari un'amica delle medie con cui passavi interi pomeriggi che traboccavano oltre l'ora di cena. Pomeriggi che sapevano contenere mille cose, un tempo che non hai saputo ritrovare. Un'amica con cui stavi ore al telefono a raccontare cose assurde, a farti venire l'orecchio rosso, con le urla di tua madre che non capiva cosa avevate di così importante da dirvi. Complicità, scherzi, regali, pensieri, dediche, canzoni coi testi storpiati per ridere di più.
E poi, un giorno dopo l'altro, un silenzio sempre più grande e la paura di dirsi qualcosa, di chiedersi perchè. Due affluenti dello stesso fiume che non sanno più ricongiungersi. Due comete che, senza salutarsi, prendono strade diverse nell'universo. Finchè le luci si affievoliscono. Finchè non riesci più a rivolgerti nemmeno un "ciao". E un altro giorno, più avanti nel tempo, magari l'hai rivista la tua amica, cresciuta, più granda, diversa. E non aveva più lo stesso sguardo nè sapeva inventare uno nuovo che potesse contenerti. Magari siete state a un tavolino con una birra davanti, in grande imbarazzo, a cercare disperatamente qualcosa di perduto, di troppo lontano e sfumato.
E poi tornare a casa con la sensazione fastidiosa di una perdita, pensando a tutto quello che c'è stato, la calma, il sereno, gli scherzi, la vita combattuta insieme. Anche se avevi solo dodici, tredici, quattordici anni o poco più. E mentre vi guardate, ti nascono dentro parole che non sai dire: sei la mia casa, la musa dei miei giochi d'infanzia abbandonati, la compagna dei racconti più segreti. Sei quello che eri quando m'aspettavi sotto casa per dirmi di una gioia appena nata. Sognare per un attimo di ritrovarci ancora bambine, insieme. Io da qui che provo a cantarti una canzone nuova, sperando che tu possa impararla come e sapendo che non sarà così.
Parole che non escono. Perchè fanno parte di un tempo già andato.
E non hai saputo la colpa dove stava e se davvero ce n'era una o semplicemente l'amicizia va così, a flussi, a ondate. Con gente che va e viene e solo pochi attraversano con te la vita intera.
Anche se un giorno sembrava il contrario. Sembrava che il "per sempre" esistesse davvero.


 

                                       Cercasi Niki disperatamente

 
 
 
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