Creato da erica_mighali il 06/03/2008 |
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Io non mi voglio più piegare, ho voglia di rivoluzione.
Mi metterò ad impastare questo mondo.
Andrà tutto a meraviglia.
E io non passerò più le notti a guardare questo soffitto.
Quante volte mi ha tenuto compagnia...
Quanti sogni ci ho appiccicato...
Stanno lì, appesi, aspettando che qualcuno li raccolga.
E io non so quali sono i tempi della maturazione.
Le olive si raccolgono a novembre, l'uva a settembre. E i miei sogni? Non lo so...
Forse ho seminato male, forse non c'è stato abbastanza sole, però è tanto che aspetto e non cresce niente.
L'albero dei Sogni non vuole dare frutti...
Perché è istintivo pensare che se corri avanti ti sarà più facile non voltarti indietro. Perché pensi che più vai lontano e più vedrai piccolo e distante quello che ti sei lasciata alle spalle. Ma le regole della prospettiva non sono valide in amore.
Perchè, a volte, ti serve un passo falso per capire come si cammina e dopo prendi il via... Ti serve un inciampo, poi metti un piede dietro l'altro e non cadi, no, stavolta no, hai trovato equilibrio. Ed è una gran conquista.
Perché vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti... Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto indietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio. Però ti è servito anche quel pezzo di roccia che non riesci più a vedere, ti ha fatto capire, ti ha dato slancio...
"tu non voli perché hai paura di precipitare"!
Non me la sento di volare, sono nata senza paracadute.
"Ma così non volerai mai!" e mi spiega che nella vita è meglio brutti ricordi che rimpianti.
Io penso che sono meglio i rimpianti, perché su quelli ci puoi lavorare, perché puoi immaginarti il finale che più ti fa comodo, mentre i brutti ricordi il loro finale ce l'hanno già. Meglio una storia irrisolta, che puoi stringerla tra le mani e cambiarle forma, come al pongo.
Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi. È una terapia lunga e difficile... si cura vivendo!
tratto dal libro
Ma le stelle quante sono
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