LA PRESENZA DELL’AMORE SI AVVERTE FIN DALLA CREAZIONE DEL MONDO E GRAZIE A SCRITTORI E POETI, I QUALI L’HANNO RESO UNA VERA E PROPRIA MUSA ISPIRATRICE, CI SIAMO PERSI TRA VARIE FORME DI QUESTO SENTIMENTO…BASTI PENSARE ALL’ANTICO AMORE DI CATULLO, LESBIA, LA QUALE RICEVEVA INNUMEREVOLI ODI, NONOSTANTE LA LORO STORIA FOSSE MOLTO TRAVAGLIATA: CLODIA(VERO NOME DI LESBIA) ERA INFATTI DONNA ELEGANTE, RAFFINATA E COLTA MA DI COSTUMI MOLTO LIBERI E PER QUESTO, NELLE POESIE DI CATULLO TROVIAMO I PIÙ CONTRASTANTI STATI D'ANIMO PER LEI, DALL'AMORE ALL'ODIO:« Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris nescio, sed fieri sentio et excrucior » (“Odio e amo. Perché io faccia questo tu forse domandi…Non so, ma sento che avviene e mi tormento”). È IL DESTINO DI TANTI DI NOI: AMARE, SEMPRE E COMUNQUE A TUTTI I COSTI. NONOSTANTE (E FORSE SOPRATTUTTO) QUANDO SIAMO MENO AMATI DA CHI CI STA ACCANTO.COME DIMENTICARE, POI, IL FAMOSO DANTE, CHE NEL V° CANTO DELLA DIVINA COMMEDIA, HA CELEBRATO L’AMORE IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE GRAZIE ALLA STORIA ED AI PERSONAGGI DI PAOLO E FRANCESCA. IN VITA FURONO AMANTI E ADULTERI (FRANCESCA ERA INFATTI SPOSATA CON GIANCIOTTO, FRATELLO DI PAOLO) E QUESTO AMORE LI CONDUSSE ALLA MORTE PER MANO APPUNTO DEL MARITO DI FRANCESCA. NEI VERSI IMMORTALI DI DANTE, FRANCESCA SPIEGA AL POETA COME TUTTO ACCADDE: LEGGENDO IL LIBRO CHE SPIEGAVA L'AMORE TRA LANCILLOTTO E GINEVRA, I DUE TROVARONO CALORE E PASSIONE, L'UNO NELLE BRACCIA DELL'ALTRA:“Amor, ch'a nullo amato amar perdona,mi prese del costui piacer sì forte,che, come vedi, ancor non m'abbandona.”QUESTO, INVECE, è QUELLO CHE ACCADE ALLA MAGGIOR PARTE DI NOI (ALMENO SI SPERA PER CERTI VERSI): CHI è AMATO DEVE RIAMARE, ALL’AMORE SI DEVE RISPONDERE CON L’AMORE, MA…..IL VERBO “DOVERE” CREDO NON BISOGNA INTERPRETARLO COME UN OBBLIGO…IN TAL CASO VERREBBERO A CADERE TUTTE LE LEGGI INTRINSECHE DELL’AMORE STESSO, QUELLO CHE CI CIRCONDA OVUNQUE NOI SIAMO, SIA ESSO TRAGICO, SEMPLICE, DOLCE, FRATERNO, PASSIONALE…
L'AMORE ATTRAVERSO I SECOLI
LA PRESENZA DELL’AMORE SI AVVERTE FIN DALLA CREAZIONE DEL MONDO E GRAZIE A SCRITTORI E POETI, I QUALI L’HANNO RESO UNA VERA E PROPRIA MUSA ISPIRATRICE, CI SIAMO PERSI TRA VARIE FORME DI QUESTO SENTIMENTO…BASTI PENSARE ALL’ANTICO AMORE DI CATULLO, LESBIA, LA QUALE RICEVEVA INNUMEREVOLI ODI, NONOSTANTE LA LORO STORIA FOSSE MOLTO TRAVAGLIATA: CLODIA(VERO NOME DI LESBIA) ERA INFATTI DONNA ELEGANTE, RAFFINATA E COLTA MA DI COSTUMI MOLTO LIBERI E PER QUESTO, NELLE POESIE DI CATULLO TROVIAMO I PIÙ CONTRASTANTI STATI D'ANIMO PER LEI, DALL'AMORE ALL'ODIO:« Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris nescio, sed fieri sentio et excrucior » (“Odio e amo. Perché io faccia questo tu forse domandi…Non so, ma sento che avviene e mi tormento”). È IL DESTINO DI TANTI DI NOI: AMARE, SEMPRE E COMUNQUE A TUTTI I COSTI. NONOSTANTE (E FORSE SOPRATTUTTO) QUANDO SIAMO MENO AMATI DA CHI CI STA ACCANTO.COME DIMENTICARE, POI, IL FAMOSO DANTE, CHE NEL V° CANTO DELLA DIVINA COMMEDIA, HA CELEBRATO L’AMORE IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE GRAZIE ALLA STORIA ED AI PERSONAGGI DI PAOLO E FRANCESCA. IN VITA FURONO AMANTI E ADULTERI (FRANCESCA ERA INFATTI SPOSATA CON GIANCIOTTO, FRATELLO DI PAOLO) E QUESTO AMORE LI CONDUSSE ALLA MORTE PER MANO APPUNTO DEL MARITO DI FRANCESCA. NEI VERSI IMMORTALI DI DANTE, FRANCESCA SPIEGA AL POETA COME TUTTO ACCADDE: LEGGENDO IL LIBRO CHE SPIEGAVA L'AMORE TRA LANCILLOTTO E GINEVRA, I DUE TROVARONO CALORE E PASSIONE, L'UNO NELLE BRACCIA DELL'ALTRA:“Amor, ch'a nullo amato amar perdona,mi prese del costui piacer sì forte,che, come vedi, ancor non m'abbandona.”QUESTO, INVECE, è QUELLO CHE ACCADE ALLA MAGGIOR PARTE DI NOI (ALMENO SI SPERA PER CERTI VERSI): CHI è AMATO DEVE RIAMARE, ALL’AMORE SI DEVE RISPONDERE CON L’AMORE, MA…..IL VERBO “DOVERE” CREDO NON BISOGNA INTERPRETARLO COME UN OBBLIGO…IN TAL CASO VERREBBERO A CADERE TUTTE LE LEGGI INTRINSECHE DELL’AMORE STESSO, QUELLO CHE CI CIRCONDA OVUNQUE NOI SIAMO, SIA ESSO TRAGICO, SEMPLICE, DOLCE, FRATERNO, PASSIONALE…