Un'attimo di Follia.

Ciao Santi ,la storia della Tv uno a uno se ne vanno tutti


 
Era sardo di Ghilarza il giudice Santi Licheri, scomparso all’età di 92 anni il giorno di Pasqua a Roma. E sardo si sentì sempre nel cuore, seppure nell’isola ormai ci veniva ormai raramente per trascorrere qualche periodo di vacanza o per incontrare i parenti. Sino allo scorso anno è stato uno dei volti più noti e familiari delle reti Mediaset come conduttore, con Rita Dalla Chiesa, della fortunata trasmissione Forum. Per cinque lustri, ininterrottamente dal 1985 all’edizione 2009, è andato in onda nella tarda mattinata con le sue “udienze” teletrasmesse seguite da un pubblico affezionato e popolare. Per tutti gli italiani, soprattutto casalinghe e pensionati fedeli all’appuntamento con i suoi processi dell’ora di pranzo, è stato il Giudice con la G maiuscola. Severo, come deve essere un magistrato, ma sempre col sorriso conciliante e conciliatorio come un caro amico di famiglia o un anziano saggio.Tanto che accusati e accusatori accettavano le sue decisioni con la rassegnazione di un giudizio definitivo che non ammetteva più repliche: con ciò manifestando una fiducia neppure immaginabile nelle “vere” aule dei tribunali dove contestazioni, critiche e appelli non mancano mai. Santi Licheri ha davvero rappresentato la giustizia-giusta con le sue sentenze spiegate e motivate in diretta per la comprensione di tutti. Così, grazie a lui, i problemi (anche tecnici) e i più svariati argomenti del Diritto civile sono entrati nelle case degli italiani diventando oggetto di discussione, spesso appassionante. Litigi tra coniugi, beghe condominiali, incidenti di ogni genere, rivendicazioni assicurative e patrimoniali, fatti grandi o piccoli della vita quotidiana sono stati esaminati e discussi nell’aula del tribunale televisivo con un pubblico reale presente e partecipe in studio e con un enorme audience che da casa ha tenuto sempre alti i numeri degli ascolti. Un grande giudice, senza dubbio, ma anche un autentico personaggio.La sua storia parte dalle Sardegna, dove nasce nel 1918 in una famiglia di dieci figli. Il padre, non sarà un caso, era egli stesso magistrato a Oristano e poi a Sassari dove il giovane studierà al liceo classico Azuni e poi frequenterà l’università laureandosi in giurisprudenza con una tesi di Diritto Romano. Dal 1940 al 1943 va sotto le armi e nel 1943, dopo l’8 settembre, si ritrova a Roma in clandestinità sotto falso nome. Si fa chiamare Franco Rossi, per sfuggire alle retate dei nazifascisti. Rientra in Sardegna alla fine del 1944. A breve distanza, prepara sia l'esame da procuratore che il concorso per la magistratura. Li supera entrambi, pratica l'avvocatura e, infine, sceglie di seguire la professione di magistrato. Dopo sei mesi è Sostituto Procuratore della Repubblica e in seguito Pubblico Ministero di Corte d'Assise. Negli anni '50 si trasferisce a Massa come pretore e al tribunale di Genova come magistrato di Tribunale giudicante, prima nella sezione del Lavoro, poi in quella dell'Istruzione. Si afferma nella magistratura penale. Nel '58 è tra i primi a entrare nel Consiglio Superiore della magistratura con sede a Roma. Rientrato a Genova come magistrato di Corte d'Appello, è anche presidente della Corte d'Assise di Savona. Nell'80 conclude la sua carriera di magistrato per riprendere l'avvocatura nel settore civile. Nella metà degli anni '80 il figlio del giudice, scenografo nelle produzioni televisive, presenta il padre all'allora produttore Italo Felici: l'incontro si traduce ben presto nella realizzazione della prima edizione di Forum dell'85. Così conosce Rita Dalla Chiesa con la quale formano una coppia di successo nelle emergenti tv private, inventando un format – Forum – che avrà un grande fortuna e sarà emolutato da molte emittenti, ma mai superato. Da allora Santi Licheri ha preso parte a tutte le edizioni del programma sino allo scorso anno, giudicando migliaia di casi.Lunedì 05 aprile 2010 20.26