Un'attimo di Follia.

L'Aquila per non dimenticare


Colpita dal sisma nella notte L'Aquila e molti comuni vicini. Berlusconi: «Una tragedia senza precedenti». Molti edifici lesionati, crolli anche nel centro della città. Ogni bilancio sulle persone colpite è per ora provvisorio. Annullata la prima Conferenza dei prefetti, programmata per oggi«Una tragedia senza precedenti». Ha commentato così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il terremoto che ha colpito questa notte l'Abruzzo, con epicentro L'Aquila. La violenta scossa è stata avvertita in nottata nel centro Italia ed è stata di magnitudo 5,8. La scossa è avvenuta alle 3.32 a 5 km di profondità. L'epicentro è stato ulteriormente precisato essere a pochi km dalla città dell'Aquila, nella zona nord, in un triangolo compreso tra la stessa città dell'Aquila e le frazioni di Collimento e Villa Grande. La Protezione civile prevede fino a 10.000 edifici lesionati per il sisma e quindi gli sfollati potrebbero essere nell'ordine delle decine di migliaia. Numerose sarebbero le vittime, decine i dispersi e migliaia i feriti. Ogni bilancio è ora provvisorio. Il capo della protezione civile Guido Bertolaso ha spiegato che il sisma «è paragonabile, se non superiore, al terremoto che ha colpito in passato l'Umbria e le Marche. Si tratta di una vicenda che mobiliterà il paese per diverse settimane». Berlusconi ha firmato il decreto per lo stato d'emergenza e la protezione civile potrà disporre «dei fondi messi a disposizione». «Non bisogna partire per recarsi nelle zone colpite dal terremoto - ha detto Berlusconi - Innanzitutto, le strade devono essere libere per non ostacolare i mezzi di soccorso. In secondo luogo si sta ancora accertando lo stato di sicurezza delle stesse strade e di alcuni ponti». Questa notte, alle 3 e 32, saranno trascorsi esattamente 365 giorni da quella tragica notte del 6 aprile 2009 che costò la vita a 308 aquilani, rimasti sepolti sotto le macerie di un sisma micidiale di cui ancora oggi i cittadini dell’Aquila e dei borghi limitrofi vivono le drammatiche conseguenze.