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O padre dei quattro venti riempi le mie vele
attraverso i mari degli anni
senza scorte ma a testa alta
per solcare gli stretti della paura
...vedo paurosi mostri ed invece sono solo placidi mulini a vento che macinano farina x fare del buon pane... ed io imbratto tutto spargo la farina e danneggio il buon mulino
Ho bisogno di vivere e ho bisogno che I tuoi problemi siano visti fino in fondo Pensando di raffreddare la mia collera Ma essa non si raffredda mai
Post n°32 pubblicato il 25 Aprile 2016 da sydbarrett5
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Post n°31 pubblicato il 17 Aprile 2016 da sydbarrett5
E così portò in braccio la sua anima, quell'anima che aveva tanto bramato, per anni.
Vino rosso e sonniferi Mi aiutano a ritornare tra le tue braccia Sesso a poco prezzo e films tristi Mi aiutano a tornare dove appartengo Penso che sei pazza, forse Basta spedire lettere Le lettere vengono sempre bruciate Non è come i films Ci nutrono di piccole bugie bianche Penso che sei pazza, forse Ti vedrò nella prossima vita KID A |
Post n°30 pubblicato il 10 Marzo 2016 da sydbarrett5
Andrò tra gli abeti Là dove l’ho vista per l’ultima volta Ma la sera getta un velo sulla terra e sui sentieri dietro il ciglio del bosco E il bosco è così nero e vuoto Ahimé, ahimé E gli uccelli non cantano più
Senza te non posso stare Senza te Anche con te sono solo Senza te Senza te conto le ore senza te Con te si fermano i secondi Non hanno valore
Sui rami nelle fosse ora è silenzioso e senza vita E il respiro mi diventa così faticoso Ahimé, ahimé E gli uccelli non cantano più
Senza te non posso stare Senza te Anche con te sono solo Senza te Senza te conto le ore senza te Con te si fermano i secondi Non hanno valore senza te
Grafico... claudio2012 Testo... Rammstein |
Post n°29 pubblicato il 22 Dicembre 2015 da sydbarrett5
Un bambino che è stato creato in laboratorio... Questo bambino infatti non ha una madre ma lui la chiama disperatamente...
Ho preso le lacrime sagge di tutti i bambini e le ho unite a un capello bianco formando una collana di perle,desidero anke io avere una madre,non c’è sole che splende per me, non c’è seno che ha versato latte,nella mia gola c’è un tubo,sulla mia pancia non c’è ombelico, Mamma Mamma Non c’è stata piega dove potevo nascondermi,nessuno mi ha dato un nome,sono stato concepito in fretta e senza seme,la madre che non mi ha dato la vita,stanotte ho fatto un sogno,regalarle una malattia,e poi gettarla nel fiume Mamma Mamma Nei suoi polmoni abita un’anguilla,vorrei togliere quel segno sulla fronte che mi ha lasciato,con il bacio del coltello anche se devo morire Mamma Mamma Nei suoi polmoni abita un’anguilla,vorrei togliere quel segno sulla fronte che mi ha lasciato,con il bacio del coltello anche se devo sanguinare Mamma dammi la forza. |
Post n°28 pubblicato il 13 Dicembre 2015 da sydbarrett5
Non si può non ammettere che questa “Immigrant Song” è una canzone, anzi, un urlo di guerra, quello delle orde vichinghe che tra l’Ottavo e l’Undicesimo secolo si abbatterono a più riprese sulle coste inglesi. Se poi volessimo davvero spingerci ad attualizzarla ai nostri tempi, potremmo parlare delle “orde” di immigrati che approdano sulle nostre coste portando – come i vichinghi o i mongoli o i “barbari” a loro tempo – lo sconquasso nel beato Occidente… Dovremmo però far finta di non leggere certi versi, tipo “Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve”, “Il Martello degli Dei guiderà le nostre navi”, “Noi siamo i vostri padroni” e altri... Ma leggerli con: “Veniamo dalla terra del sole e della siccità”, “Il nome di Dio guiderà le nostre navi”, “Noi siamo i vostri padroni” i tagliagola. |