Synaptic Mind

Post N° 20


La via dei profumi: consolidamento dei ricordi durante il sonnoL'esposizione, durante la fase di sonno profondo, a stimoli olfattivi cui si e' stati sottoposti durante contesti di apprendimento recenti, aiuta il consolidamento del ricordo.
Photo by Hunab - KuViene da un gruppo di ricercatori tedeschi del dipartimento di neuroscienze dell'Universita' di Lubek il primo studio rigoroso sull'influenza degli odori sulla memoria dichiarativa.Gli scienziati hanno coinvolto gruppi di soggetti in un compito di memorizzazione di carte. Durante lo svolgimento del compito, ad alcuni soggetti venivano inviati tramite una maschera effluvi di profumo di rose. Una volta che questi erano andati a dormire, i ricercatori hanno nuovamente riproposto la fragranza di rosa durante le diverse fasi del sonno. L'essere stati esposti durante la fase di sonno profondo al medesimo stimolo olfattivo proposto durante il contesto di apprendimento del giorno precedente, aumentava del 15% il recupero delle informazioni da parte della memoria dichiarativa rispetto al gruppo di controllo.Utilizzando la risonanza magnetica funzionale, gli sperimentatori hanno rilevato che l'esposizione all'odore aumentava in maniera significativa l'attivita' dell'ippocampo, uno dei centri deputati alla memorizzazione di  informazioni dichiarative.I ricercatori hanno inoltre rilevato che l'effetto facilitante non si riproponeva se il profumo era presentato in altre fasi del sonno, o se riguardava la memorizzazione di informazioni procedurali (apprendere una sequenza di finger tapping), che non dipende infatti dall'attivazione dell'ippocampo.I circuiti neuronali deputati alla ricezione di stimoli olfattivi sono piu' direttamente collegati all'ippocampo di quanto non lo siano quelli deputati alla ricezione di stimoli visivi e uditivi. Questo potrebbe spiegare perche' gli odori siano cosi' strettamente legati alla memoria e possano rievocare con forza esperienze passate dimenticate. Con questo studio si aprono le strade per numerose altre ricerche che possono gettare luce tanto sul ruolo dei diversi stati di sonno sulla ristrutturazione dei ricordi, tanto sul ruolo della memoria sensoriale nell'influezare centri superiori.L'articolo ufficiale e' stato pubblicato su Science; qui e' consultabile l'abstract in lingua inglese.Una presentazione piu' dettagliata dell'articolo, sempre in inglese, qui.Una sintesi in italiano su La Repubblica - Scienze e Tecnologie, qui.Questo post e' di Raffaella Pellegrini.-------------------------------------Per leggere tutti i post pubblicati da questo autore, cerca nei TAGS il suo nome!