LA CREAZZIONE DER MONNO L'anno che Gesucristo impastò er monno, Ché pe impastallo già c'era la pasta, Verde lo vorze fà, grosso e ritonno, All'uso d'un cocommero de tasta.Fece un zole, una luna e un mappamonno, Ma de le stelle poi dì una catasta: Su ucelli, bestie immezzo, e pesci in fonno: Piantò le piante, e doppo disse: "Abbasta".Me scordavo de dì che creò l'omo, E coll'omo la donna, Adamo e Eva; E je proibbì de nun toccaje un pomo.Ma appena che a maggnà l'ebbe viduti, Strillò per dio con quanta voce aveva: "Ommini da vienì, sete futtuti" LA CREAZIONE DEL MONDO L'anno che Gesù Cristo impastò il mondo, Per impastare il quale vi era già la pasta, Lo volle fare verde, grosso e rotondo In guisa di un'anguria da tassello[1].Fece un sole, una luna e un mappamondo[2], Ma di stelle, poi, dì pure una moltitudine: Su gli uccelli, bestie in mezzo, e pesci in fondo: Piantò le piante, e quindi disse: "Basta".Mi dimenticavo di dire che creò l'uomo, E con l'uomo la donna, Adamo ed Eva; E proibì loro di toccargli un pomo.Ma non appena li ebbe visti mangiare, Strillò, per Dio, con quanta voce aveva: "Uomini a venire, siete nei guai".[1] · A Roma si usa comunemente sondare il grado di maturità delle angurie (o cocomeri) praticandovi un tassello ad una delle estremità; la "tasta", però, è più specificamente lo specillo o sondino. [2] · Cioè il globo terracqueo.
LA CREAZIONE DEL MONDO G. Giocchino Belli
LA CREAZZIONE DER MONNO L'anno che Gesucristo impastò er monno, Ché pe impastallo già c'era la pasta, Verde lo vorze fà, grosso e ritonno, All'uso d'un cocommero de tasta.Fece un zole, una luna e un mappamonno, Ma de le stelle poi dì una catasta: Su ucelli, bestie immezzo, e pesci in fonno: Piantò le piante, e doppo disse: "Abbasta".Me scordavo de dì che creò l'omo, E coll'omo la donna, Adamo e Eva; E je proibbì de nun toccaje un pomo.Ma appena che a maggnà l'ebbe viduti, Strillò per dio con quanta voce aveva: "Ommini da vienì, sete futtuti" LA CREAZIONE DEL MONDO L'anno che Gesù Cristo impastò il mondo, Per impastare il quale vi era già la pasta, Lo volle fare verde, grosso e rotondo In guisa di un'anguria da tassello[1].Fece un sole, una luna e un mappamondo[2], Ma di stelle, poi, dì pure una moltitudine: Su gli uccelli, bestie in mezzo, e pesci in fondo: Piantò le piante, e quindi disse: "Basta".Mi dimenticavo di dire che creò l'uomo, E con l'uomo la donna, Adamo ed Eva; E proibì loro di toccargli un pomo.Ma non appena li ebbe visti mangiare, Strillò, per Dio, con quanta voce aveva: "Uomini a venire, siete nei guai".[1] · A Roma si usa comunemente sondare il grado di maturità delle angurie (o cocomeri) praticandovi un tassello ad una delle estremità; la "tasta", però, è più specificamente lo specillo o sondino. [2] · Cioè il globo terracqueo.