La crisi sta lì, incombe. Si cercano rimedi. Ne raccapezzo uno: evitare di far confliggere risorse produttive, indispensabili all'efficienza del meccanismo economico. Diamo un' occhiata. Nella gestione dei processi produttivi, l'attenta gestione del costo del lavoro rappresenta uno dei cardini attorno al quale gira l'efficienza dell'intero processo. Contenere quel costo abbassa il prezzo dei beni prodotti, ne migliora la competitivit , migliora la redditivit dell'Impresa, migliora pure la capacit di spesa dell'acquirente: insomma, produttivit a iosa. Il 70% di quel costo viene generato proprio dal remunero del lavoro. Così, quando in Germania un lavoro su quattro risulta scarsamente retribuito e vengono erogati 7.300.000 “mini job” da 400 euro, vola la capacit competitiva delle loro merci.
Se tanto mi da' tanto, come non far questo per migliorare la produttivit del processo economico? Altro giro, altra risorsa: il denaro come fattore produttivo a disposizione del sistema economico.
Eggi , nel sistema circolare, proprio dell'economia dei consumi, il meccanismo dello scambio occupa quel ganglio vitale che fornisce continuit al ciclo produttivo. Lì dentro il denaro lubrifica, rendendo fluide le transazioni tra domanda e offerta.
Per quelle transazioni, la sufficienza del denaro risulta la condizione indispensabile all'esercizio produttivo; quel reddito che spende fa il 60% della crescita. Tutto bene? Un cacchio: lo vedete il conflitto tra chi, per contenere il costo di salari e stipendi, ha reso insufficiente il denaro che spende e chi, senza quella sufficienza, manca di acquistare? Questo gigantesco conflitto ha reso l'offerta in eccesso e la domanda in difetto.
Quando quelli di Confcommercio deliberano il crollo dei consumi, tornati ai livelli dell'anno 2000, e Giuseppe Vegas, presidente della Consob, dice che la propensione al risparmio delle famiglie italiane negli ultimi vent'anni si è ridotta di quasi due terzi e quei mini job si espandono in ogni dove, l'insufficienza del denaro si conclama, il meccanismo dello scambio si impalla, la crisi mostra.
Ma porc... eppure tenere basso il costo del denaro è cosa buona e giusta; buono e giusto risulta pure avere reddito sufficiente per smaltire quanto viene prodotto per generare ricchezza.
E allora? Allora, per uscire dal guado, tocca andare in cerca di soccorso tra le vecchie conoscenze del sistema: Capitale e Lavoro, due risorse produttive che non fanno sconti, e risintonizzarle. Quel Capitale, oggi inutilizzato per produrre, va investito per smaltire il gi prodotto e poter domani nuovamente produrre. Il Lavoro, di chi smaltisce il gi prodotto per dare sostegno alla crescita, da remunerare magari proprio con quel capitale.
Toh! Un modo per rimettere in fase la produttivit totale dei fattori epperchennò andare oltre la crisi.
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - 'Il Commissario Montalbano' trasmesso su Rai1 ieri, con la replica dell'episodio 'Una gita a Tindari' ha stravinto il prime time, avendo ottenuto 8 milioni 266 mila spettatori e uno share del 31.11. La serata televisiva prevedeva su Rai2 un doppio appuntamento con il telefilm 'Criminal minds' che ha realizzato nel primo episodio 1 milione 523 mila spettatori e uno share del 5.21 e nel secondo 1 milione 530 mila con il 5.50.
Su Rai3 il programma 'L'album di Neri Poppins' ha raggiunto 600 mila spettatori e il 2.11 di share. In seconda serata si conferma vincente il programma di Bruno Vespa 'Porta a porta' con 1 milione 634 mila spettatori e uno share del 18.54.
Nell'access prime time su Rai1 'Affari tuoi' ottiene 5 milioni 604 mila spettatori e uno share del 20.60. Nella stessa fascia oraria da segnalare su Rai3 'Celi mio marito' con 1 milione 100 mila e il 4.44.
(Reuters) - La premio Oscar Angelina Jolie ha annunciato di essersi sottoposta a una doppia mastectomia, dopo che i medici hanno individuato una mutazione genetica con un forte rischio di tumore al seno e alle ovaie.
Jolie, in un intervento sul "New York Times", ha spiegato che sia la morte della madre, a 56 anni, per un cancro che la scoperta della mutazione genetica l'hanno convinta a sottoporsi all'intervento.
"Parliamo spesso della 'mamma di mamma' - ha scritto l'attrice 37 anni parlando del rapporto con i sei figli e della scomparsa della madre - e cerco di spiegare la malattia che ce l'ha portata via. Mi hanno chiesto se potrebbe accadermi la stessa cosa. Ho sempre detto di non preoccuparsi, ma la verit è che ho un gene 'difettoso'".
Secondo il suo medico, Jolie correva un rischio dell'87% di contrarre un tumore al seno e del 50% di un cancro ovarico. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
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