T A K E O F F

…al lavoro con lo studio della teoria ATPL (Airline Transport Pilot)


 “Te l’avevo detto!”, “hai voluto la bicicletta? …”, “non ne uscirai mai vivo!”, “addio spiaggia per quest’anno…”.Ho selezionato solo alcune delle esclamazioni più tipiche tra quelle che mi sento rivolgere da quando ho intrapreso la strada del pilota professionista.
Quando cominci questo tipo di percorso l’entusiasmo è tanto, è alle stelle, e certamente è un eccellente propellente che alimenta la spinta iniziale verso la meta. Peccato che purtroppo questo tenda ad esaurirsi se non prontamente rimpinguato con stille di nuova gioia.Il giorno della presentazione del corso, all’aeroporto internazionale Canova di Treviso mi sono meglio reso conto dell’impegno che servirà per concretizzare il sogno (più che del “tipo” di impegno sarebbe meglio fare riferimento al “quanto”…).Siamo in cinque. Pochi, pochissimi. Segno che far conciliare costi con passione non è cosa facile.All’uscita dall’aula poi siamo stati caricati da una tonnellata di materiale per lo studio. Migliaia di pagine divise in raccoglitori, student pilot route manual e sistema ATPL Digital per il tutoraggio dello studio.Il tutto condito da supporto online per mezzo di un forum gestito da Bristol, un perfetto college virtuale che garantisce assistenza professionale da parte dei docenti inglesi della nota scuola di volo britannica.Entusiasmo si, ma anche tanta buona volontà e testa dura.Se fosse facile, mi dico, lo farebbe chiunque. Ed è anche bello. Ed è incredibile. Ed è volare.Le materie sono tredici, i testi esclusivamente in lingua inglese e le basi di trigonometria e fisica indispensabili per comprendere parte degli argomenti più difficili.Se c’è una certezza questa è che Pilota di Linea non lo si diventa per caso ne tanto meno serviranno amicizie e raccomandazioni per ottenere licenza ed abilitazioni.Tornando allo studio, ho organizzato camera mia al meglio per poter rimanere concentrato
 sullo studio ed in un ambiente che mi sappia ospitare offrendomi serenità e buona organizzazione degli spazi. Carte geografiche e tabella delle nuvole appese alle pareti, un mappamondo a farmi da luce per la notte, libri, libri e ancora libri, un monitor 19’ ed un portatile sono la mia dotazione.Studio ovunque. In camera come base, ma anche in treno andando a lavoro ed in pausa pranzo.Durante gli spostamenti uso il portatile, in spiaggia il materiale cartaceo.Ho fretta di leggere tutto, perché non c’è riga che incontri nella lettura che non rapisca la mia curiosità.Al sabato invece libri chiusi e barra alla mano per gustarmi serenamente il panorama che la mia zona offre. Volare diventa, durante il corso di studi, il momento in cui ci si rilassa di più. Certo, fino a che non ci si addentra nelle procedure strumentali quando anche per aria le cose diventeranno ben più impegnative di ora.Siccome mi resta ancora qualche minuto libero durante la giornata, io e Tony (il mio socio volante), siamo all’opera con la pianificazione del nostro “Giro d’Italia” in volo, che affronteremo i primi giorni di giugno.Ma questo è un altro post…