T A K E O F F

Si pregano i gentili passeggeri di scendere dall'aereo: che?! nooooo!!!

"Le cose belle durano poco" ma evidentemente volare per me fa eccezione visto che ultimamente faccio solo quello ed è bello, intenso, una sensazione difficilmente trasmissibile con le sole parole...

Fate quello che volete. Io volo.

Oggi, al solito con il mio socio Tony, siamo stati in volo a Ravenna attraversando un entroterra particolarmente ostico, vuoi per l'ora poco funzionale al volo (12:00 pm), vuoi per il caldo che assieme al vento ha prima affaticato l'aereo in decollo e salita e poi reso la vita difficile in quota per le continue ascendenze e discendenze.

Il breve tratto di costa che collega invece Chioggia a Ravenna ci ha permesso di rilassarci con un aria più calma ed un Cessna ben più addomesticabile. Al caldo abbiamo sopperito con il getto di aria proveniente dall'esterno utilizzando le bocchette interne che sparavoro a 150 km/h sulle nostre gambe.

La pista di Ravenna è proprio dietro la città, circa 1200 metri di asfalto tra il verde dei campi circostanti. Un piccolo bar offre ristoro alla gente dell'aria tranne... tranne che a noi visto che era chiuso. Nemmeno una bottiglietta d'aqua! Eh vabbè, la prossima volta si chiama prima o ci si informa. Altra incombenza pre-volo insomma.

Al ritorno nessuna sorpresa se non per la visibilità che sul tratto tra Chioggia e Padova era davvero bassa. Un'aria decisamente poco ospitale ed un certo vento al traverso per l'atterraggio sulla pista di casa. Ma ne abbiamo già viste di cotte e di crude e non ci siamo certamente intimoriti.

Anzi.

Più vento, più godimento!

Ancora in volo... Padova - Fano

Ancora una volta in volo con Tony, questa volta in direzione Fano.

Decollo in tarda mattinata da Padova, gran caldo e umidità elevata a regalarci una discreta quantità di foschia che a tutto serve fuorchè far godere dell'ottimo panorama che ci aspettava. Ciò nonostante il volo è stato gradevole e relativamente semplice, sorvolando la costa adriatica sulle verticali di Milano Marittima, Rimini e Fano dove ci attendeva l'invitante ristorantino sulla pista dove mangiarci piadine ed insalatone a tutto gusto! Consigliatissimo !

Peccato per i fiscalissimi amici controllori di Rimini APP che ci hanno negato i guadagnatissimi 4000ft sbattendoci lungo costa a quota 1000ft e cambiando quindi i programmi, aumentando i consumi, la temperatura a bordo ed i tempi di volo per la rotta da volare.

Spiagge piene, ombrelloni aperti e qualche curioso che alza la testa per osservare il piccolo aereo che li sorvola a 300 metri circa. Prossimi a Fano ci attendeva un meraviglioso paesaggio fatto di monti verdi stagliati lungo la costa e discreto traffico di aviazione commerciale.

Un bell'aereo passeggeri Meridiana ci ha sfilato all'altezza di Rimini senza che nessuno ci comunicasse la sua presenza! Entusiasmante poterlo vedere in finale air-to-air quasi fermo in aria con flap estesi e carrelli abbassati.

Dentro di me, con un forte scetticismo ma altrettanta convinzione, gli dicevo: "aspettami, tra qualche tempo ti porterò giù io!"

E ce la farò. Presto o tardi ce la farò!

Volare... tra progetti e sensazioni.

Pronti per un nuovo decollo anche questo pomeriggio, alla ricerca di nuova esperienza, ulteriori ore di volo per l'accesso all'addestramento strumentale e come allenamento in vista del volo più impegnativo tra quelli già effettuati: Padova - Melpignano (piccola località poco pipù a sud di Lecce).

Il "Giro d'Italia" auspicato e valutato in questi ultimi mesi ha lasciato spazio ad una nuova interpretazione per motivi che vanno dal buonsenso ai costi.
Sabato 5 giugno decolleremo, io e Tony, dall'Aeroporto "Gino Allegri" di Padova per raggiungere in giornata l'Aviosuperficie di Melpignano in Puglia.
Scalo tecnico per il rifornimento a Pescara. Pernottamento e rientro il giorno seguente per la stessa rotta dell'andata con uno stimato complessivo di 11 ore di volo.

Questo, in forma breve, il programma. Successivamente effettueremo altri voli tematici per l'esplorazione dei cieli italiani dedicandoci di volta in volta a zone differenti tra cui il nord ovest e la Toscana.

Ma com'è stare a bordo di un piccolo aeroplano di aviazione generale durante il volo?

Ebbene, il Cessna 150 che ci ospiterà per le prossime 100 ore di volo in questi mesi, non è esattamente il più ospitale degli aeroplani: piccolo, minimale nelle finiture (finiture?!) e nella strumentazione di bordo, offre spazio appena sufficiente per i due occupanti.
A terra gode di una discreta manovrabilità mentre una volta in volo risponde non troppo velocemente ai comandi offrendo di contro un ampio margine di correzione degli errori e di ripresa dagli stalli.

Ti ritrovi presto a confrontarti con il sottofondo del motore che lavora a 2400 giri producendo un rumore assordante ma discretamente smorzato dalle cuffie aeronautiche.
Le comunicazioni di bordo avvengono tramite microfoni che enfatizzano i toni medi della voce a cui presto o tardi ci si abitua.

Ogni 1000 metri di quota la temperatura si riduce di circa 6,5 °C (2 ogni 1000ft circa) e questo permette durante i voli estivi, di godere di un clima ottimale.
Spazio per bagagli ed accessori non ce n'è o quasi e quindi ci si può scordare di ingombranti valige o riserve di cibo e bevande.

Niente autoradio. Ehm... no... nemmeno avioradio.
Solo ed esclusivamente il tuo compagno (se non voli solo) e le voci dei controllori del traffico che hanno sempre qualcosa da dirti, chiederti e ricordarti. Siano lodati per la loro professionalità (tranne qualcuno...).

In caso di necessità fisiologiche la regola è "dovevi farla prima di salire a bordo. Ora te la tieni.".

In caso di malore (del pilota), ogni aeroporto è disponibile per un atterraggio di emergenza.
In caso di emergenza per avarie che non permettano la normale prosecuzione del volo sono invece disponibili anche campi, piazzali, strade e quel che viene in mente al pilota, avendo come priorità quella di salvarsi la vita ma anche di preservare quella di chi si trova sotto di lui.

"Volare un Cessnino" significa in sostanza volare e basta. Niente sfizi, niente fronzoli. Un pilota a bordo di un Cessnino è lì semplicemente per fare il suo lavoro. Nessuna distrazione. Tanta soddisfazione. Fa solo quello che gli dici di fare. Non ti aiuta ma ti perdona. Non sceglie ma esegue. Non atterra. L'aereo non attera mai. E' il pilota che lo porta giù.

Amo il volo.

Refresh Course n°1 - FTO I-045 Treviso

Una tre giorni di fuoco presso l'interessante FTO di Treviso per seguire i refresh di parte delle materie del corso ATPL:

- General Navigation (trigonometria, sudore e sangue...)

- Flight Planning (tanta ma tanta pazienza)

- Human Performances and Limitations (c'era una volta il corpo umano)

- Instrumentation (lancette, pulsanti e lucine)

- Meteorology (piove? mi pare di si!)

- Communications (mi senti? come?! niente, niente...)

Scherzi a parte tutti argomenti estremamente interessanti, docenti preparati e spesso e volentieri titolatissimi, colleghi attivi durante le lezioni e svegli, davvero svegli.

Mi rendo sempre più conto di quanto sacrificio costi percorrere questo cammino, quanto tempo sia necessario per apprendere l'infinità di concetti proposti nelle dispense, libri, appunti, fonti internet e cartine. Raggiungere il primo grande obiettivo, la licenza ATPL, sarà già di per se una enorme soddisfazione personale. Guadagnarmi un posto in un cockipit un vero e proprio sogno.

Ma ora non c'è tempo per fantasticare. Ci sono le migliaia di pagine che mi guardano qui di fronte, ordinatamente appoggiate sul tavolo che certamente da sole non si leggeranno. E quindi via, seppur stanco per una giornata intensissima di studio in aula, nuovamente al lavoro con calcolatrice, appunti e raccoglitori!

E domani? domani il terzo appuntamento dalle 9 del mattino fino alle 18. Ma è domenica... già, ma il tempo corre...

Gear up!

In volo con Tony per il time building ATPL (video)

La scorsa settimana io e Tony ci siamo lanciati in un tranquillo mercoledì a caccia di ore in volo.

Decollo da Padova, tappa a Cremona, poi Lugo di Romagna, Ferrara e rientro; tre ore e mezza di volo con un autonomia di qualche minuto in più. Siamo atterrati con esattamente 2,94 litri di carburante residuo. Circa 7 minuti di volo.

Errore. Dire che era tutto calcolato non sarebbe onesto ma che abbiamo ampiamente coperto i tempi iper dilatati di un volo dalla navigazione particolarmente ostica, questo si!

Divertente, a volte silenzioso, il volo è stato un buon modo di ripassare la navigazione e gli atterraggi su piste corte, in attesa della partenza per un volo ben più lungo ed impegnativo che ci permetterà di confrontarci con tutto il territorio italiano.

Buona visione e buon divertimento!