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Un blog creato da zingaradelmare il 20/11/2006

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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 29 Novembre 2006 da vadiev

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Commenti al Post:
Hokusai0
Hokusai0 il 29/11/06 alle 16:01 via WEB
hai avuto un 'esperienza gay??
 
montmorencydgl
montmorencydgl il 01/12/06 alle 17:40 via WEB
bon, ve lo sistemo qui, poi copiincollate e cancellate, ciao ciao :-) Nonostante la doccia sento ancora il suo agre odore nelle mie nari, quell’odore così diverso dal nostro e da qualsiasi profumo occcidentale conosciuto, quel misto di non so che che ricorda cannella con plastica bruciata e capsicum. Sdraiata sul lettonero in ferro battuto, una piazza e mezzo francese, con il suo corpo nudo davanti ai miei occhi avvicino il mio viso al suo seno e la annuso profondamente, la inspiro. Il bagnoschiuma cancella la mia memoria olfattiva e ora il mio naso percepisce chiaramente qualcosa di dolce: cioccolata. – sembra il mio Cacao-peperoncino dall’Aquolina – penso – cazzo, questo è il mio Cacao-peperoncino dell’Aquolina, la stronza me l’ha rubato – Guardo negli occhi l’esotica serva trasformata in padrona dei miei desideri. Mi sta scrutando, sembra sorridere, sembra perché il suo occhio a goccia si fa ancora più sottile. Sta ideando qualcosa per la sua datrice di lavoro ora schiava. Le perdono il furto del bagnoschiuma, le perdonerei qualsiasi colpa in questo momento. Si alza e si dirige verso un comò in legno, arte povera di inizio novecento. Arte povera ma arricchita dal leone intagliato in testa alla cornice dello specchio. Vedo i suoi seni accarezzarsi mentre stringe le braccia per aprire il cassetto, lei a sua volta scruta la mia immagine riflesse. Ho ancora fame di lei, del sapore del suo corpo, dei suoi baci, delle sue carezze, della sua lingua che sapientemente sa sia premere con forza che saettare in precisi colpi di fioretto. Disegno con la lingua un lento cerchio completo delle mie labbra. Lei sorride ed estrae dal cassetto un foulard nero, si volta, mi guarda, fa volteggiare il foulard tra le due mani, infine lo ripone nel cassetto. Estrae allora dal cassetto un laccio in cuoio, con la centro un rigonfiamento e alle estremità due lacciuoli. Lo estende davanti al viso, io in tutta risposta mi giro sul fianco destro, piego la gamba sinistra e faccio scivolare la mia mano giù per il ventre, cominciando ad accarezzare il mio pube. Una volta avvicinatasi mi infila il dito indice in bocca, io lo inghiotto e comincio slinguazzarlo avanti e indietro. leva il dito, mi passa una mano sotto il collo e mi tira indietro i capelli. Poi mi stende il laccio sulla bocca, e legando i lacciuoli mi fissa il salsicciotto di cuoio tra le labbra. – sei la mia padrona, conducimi sul folle sentiero del piacere. Guida il mio corpo a distendersi sul letto. Una volta steso raccoglie le nostre calze, le mie di seta le sue di lycra. Prende le mie e le posa vicino al mio viso, poi con un gesto dolce appoggia le sue mani sotto le mie e mi invita a portarle dietro la testa. A quel punto gira più volte le calze intorno ai miei polsi, ogni tanto facendo fare dei giri passanti, e infine lega le calze alla testiera del letto. Mi rivolta prona, con la faccia sul cuscino, questa volta con meno delicatezza agguantandomi per i fianchi, ed esegue la stessa operazione con le sue calze legando nello stesso modo le mie caviglie al letto. – Sarai la mia padrona – penso – e anche il mio padrone. Mi violerai con le tue dita, con una mano, con qualsiasi oggetto ti venga in mente, e io urlerò i miei gemiti dentro a questo serraglio di cuoio. Si dirige nuovamente verso il comò e a sorpresa prende nuovamente il foulard, per stringermelo intorno alla testa coprendomi gli occhi. Ora sono cieca, sono immobile al suo volere, sono muta alle sue fantasie. Sono un oggetto nelle sue mani e questo mi sta già facendo salivare vogliosamente. Sento la mia vulva bagnarsi e non posso trattenere il movimento pelvico che istintivamente fa sussultare su è giù il mio bacino. Non mi ha ancora toccata e già sto godendo. Per un attimo capisco che si sta allontanando dal letto, poi i suoi piedi scalzi e il suo sinuoso e leggero incedere mi fanno perdere l’idea delle sue tracce, sono ansiosa di scoprire cosa starà inventando per la sua schiava. Sento distintamente l’aprire della porta. Cosa sta facendo? Esce nuda? - Lei ti aspetta – sento dirle. E poi il rumore di passi, due tacchi che nonostante nessuno strascinamento o pesantezza risuonano sul pavimento a piombo come cannonnate nella mia testa. - Sono le otto e quarantasette, mia cara. Post meridiane, ovviamente – Questa voce… è la stessa dell’uomo delle scale. Però ora è più alta, più decisa, più calda. - Una bellissima ora per noi. Per me, per la tua padrona, si intende. Tu sei un oggetto che noi useremo. Poi ci saprai dire… -
 
 
devitat
devitat il 05/12/06 alle 20:47 via WEB
Oh si, Monte delle more, o del latin costume, ci mancava il masochistico patetico lucore che con questa storia ci propini, fatta di passion che supera l'uguale, quando non in etero si dispiega alla natura, che qui si ferma, avvolta forte, si', in calza nera e dura.... abbiti iniuria per diffusion che viola forse quanto lo blog si prefiggeva, e carta, tanta, per far fronte alle necessita' di colei, che prona stando ed in lunga attesa, avra' stimoli molti, e ,prima o poi, mente confusa,e panza ,in qualche parte...stesa Dave
 
   
montmorencydgl
montmorencydgl il 06/12/06 alle 11:30 via WEB
be', io ho accettato di contribuire a questo progetto, a questa iniziativa in amicizia. Se ho il difetto di scrivere cose vere mi dispiace, ma è il mio modo di scrivere e, chiedo scusa a tutti, mi compiaccio di essere risultato a qualcuno più credibile di tutto il resto del blog. Per il resto, in base a quanto ho scritto in passato, io dovrei essere un gay assassino mangiagatti tossico e suicida, e in base a quest'ultima cartteristica, se non si trattasse di finzione, non sarei qui a scrivere buona scrittura a tutti
 
     
devitat
devitat il 06/12/06 alle 12:58 via WEB
Qualcuno disse anni fa, ad un tale, che pentitosi, aveva gettato monete in un tempio: cosa abbiamo noi a che fare con te...veditela tu! A te che pentito non sei e del soverchio il mal diffondi, solo io dico ch'e' ben che tu ti mondi, ed alla fin, veditela da te...Dave
 
 
kruel_62
kruel_62 il 08/03/09 alle 08:18 via WEB
BEH, NON MALE. NON AMO LA LETTERATURA EROTICA, MA...
 
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