3 LUGLIO 2007. Continua a Parma, 24 ore su 24, il presidio di protesta del Comitato in Difesa dei Malati Psichici davanti al palazzone psichiatrico dell’ AUSL. Il comitato esige la restituzione immediata ai pazienti dell’ ospedale psichiatrico di Colorno (in provincia di Parma) di almeno centomila dei centosessantamila euro che sarebbero stati sottratti dall’ azienda sanitaria locale di Parma agli stessi pazienti, dal 2005 ad oggi.Della sottrazione indebita di almeno centomila euro, infatti, si avrebbero le prove. Eclatanti ad esempio i cinquantamila euro presi dall’ AUSL per pagare un infermiere che per 5 anni ha lavorato in nero all’interno della struttura, episodio per il quale l’ azienda è stata già condannata.La dinamica della presunta truffa ai danni dei malati, schizofrenici gravi, sarebbe stata pressocchè questa. Facendo loro firmare dei documenti l’ AUSL preleva danaro dai loro conti per, ad esempio, sovvenzionare l’ organizzazione di convegni , l’ acquisto di medagliette e così via. Questi documenti poi rimanevano secretati, a disposizione dell’ AUSL e mai dei parenti dei pazienti, che ad un certo punto, hanno iniziato ad insospettirsi ed hanno avviato un’ indagine …
MALATI PSICHIATRICI DERUBATI A PARMA ...CONTINUA LA PROTESTA
3 LUGLIO 2007. Continua a Parma, 24 ore su 24, il presidio di protesta del Comitato in Difesa dei Malati Psichici davanti al palazzone psichiatrico dell’ AUSL. Il comitato esige la restituzione immediata ai pazienti dell’ ospedale psichiatrico di Colorno (in provincia di Parma) di almeno centomila dei centosessantamila euro che sarebbero stati sottratti dall’ azienda sanitaria locale di Parma agli stessi pazienti, dal 2005 ad oggi.Della sottrazione indebita di almeno centomila euro, infatti, si avrebbero le prove. Eclatanti ad esempio i cinquantamila euro presi dall’ AUSL per pagare un infermiere che per 5 anni ha lavorato in nero all’interno della struttura, episodio per il quale l’ azienda è stata già condannata.La dinamica della presunta truffa ai danni dei malati, schizofrenici gravi, sarebbe stata pressocchè questa. Facendo loro firmare dei documenti l’ AUSL preleva danaro dai loro conti per, ad esempio, sovvenzionare l’ organizzazione di convegni , l’ acquisto di medagliette e così via. Questi documenti poi rimanevano secretati, a disposizione dell’ AUSL e mai dei parenti dei pazienti, che ad un certo punto, hanno iniziato ad insospettirsi ed hanno avviato un’ indagine …