A VOLTE..RIFLETTO

            Oggi sono iniziate le fasi preparatorie per gli esperimenti dell’LHC, acronimo per Large Hadron Collider, il più grande acceleratore di particelle del mondo.

            Un fascio di protoni sparato da una sorta di cannone, l’LHC appunto, ha percorso con successo tutta la circonferenza del circuito sotterraneo del CERN, un tunnel di 27 chilometri sepolto cento metri sotto terra dimostrando che la macchina funziona.

            E la maggior parte della stampa allineata, certo per dar conto delle paure sollevate negli ultimi tempi circa la serie di esperimenti organizzati qui, si è data pena di cantare il “passato pericolo” iniziando subito poi a sbugiardare i “soliti profeti dell’apocalisse”che avevano cercato di fermare tutto ricorrendo alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo e della Vita.

            La realtà è che adesso proveranno a far partire un secondo fascio di protoni nella direzione opposta. Se questo arriverà senza problemi allora l’energia immessa verrà aumentata sino a portare la velocità dei protoni ad un 99 % della velocità della luce per poi farli collidere ed è solo allora che inizieranno gli esperimenti consistenti poi nel cercare di rilevare il manifestarsi o meno di quei fenomeni su cui si basa la fisica moderna tutta solo ipoteticamente postulata e mai, finora, potuta provare.

            I diversi laboratori di rilevamento posizionati nelle quattro grandi caverne che verranno attraversate dai fasci di protoni accelerati saranno perciò ciò che costituirà la  serie dei sei esperimenti previsti dal CERN che li ha tutti acronomizzati passando dagli asettici CMS ed LHCb agli assai più evocativi ATLAS ed ALICE.

            Lo scopo dell’LHC, la cui costruzione è durata 14 anni con un costo pari ad otto bilioni di dollari, è sostanzialmente quella di creare un micro Big Bang, che è l’evento da cui si è originato l’Universo, per poi stare ad osservare verificando così se le cose sono andate come postulato in tutta una serie di teorie finora indimostrabili.

            A fronte di questo progetto, finanziato da praticamente tutte le nazioni occidentali, un piccolo gruppo dissenziente di scienziati ha cercato in tutti questi anni di fermare tutto adombrando una serie di ipotesi apocalittiche che potrebbero verificarsi alla piena attivazione dell’acceleratore di particelle.

            Per sfatare tali ipotesi, che rientrano peraltro nelle reali possibilità sia pur infinitesimali di rischio, il CERN risponde con oltre 1.600 pagine sul suo sito che dovrebbero smontare, pezzo per pezzo, ogni possibile accadimento dannoso. I dati sono inoltre supportati dal lavoro di ben due commissioni esterne che hanno esaminato i fattori di rischio considerandoli nulli.

            Per cui alla fine hanno vinto i…

           Già...Chi ha vinto ?

Difficile dire se i buoni od i cattivi. Tutto ciò che si può percepire davvero percorrendo la Rete è il rispuntare dell’eterna diatriba sui mali della scienza e sull’oscurantismo nato dalle infondate paure.

            Forum e dibattiti si sprecano con salve di cose già dette e ridette dall’una o dall’altra parte. Se uno afferma che Dio è il solo creatore autorizzato gli si chiede di esibire i debiti copyright o lo si taccia di ogni eccidio religioso mai accaduto sulla faccia della terra. Se un altro gioisce delle meraviglie del possibile gli viene ricordato di cosa esse abbiano fatto al mondo pencolante in cui viviamo.

            Le sole cose certe sono che l’idea di trafficare con l’essenza stessa delle cose può dare a noi umani sia brividi di raccapriccio che fremiti di eccitazione. E che ancora una volta si dimostra che un piccolo gruppo di persone, forse nell’ordine di un milionesimo di tutta l’umanità, è benissimo in grado di decidere e di agire sopra le teste di tutti gli altri, senza minimamente curarsene.