A VOLTE..RIFLETTO

Fronte di guerra e faccia di tolla


La Lega, scocciata per tutto questo andare a romper le scatole al loro primo fornitore di campi profughi, attacca inviperita il Ministro La Russa accusandolo di "non essere il Ministro della Guerra". Questi si difende con il suo motto preferito: "Partecipare è un pò come vincere. E vincere noi vinceremo ! " Tra i ranghi della maggioranza ( ma de che ? )frattanto si sentono voci di fronda e spunta, incredibilmente, una nuova teoria filosofica, quella dell'umanitarismo utilitarista così sintetizzabile: se quelli e quegli altri e quegli altri ancora lottano per i diritti umani noi mica li dobbiamo aiutare tutti, siamo il Partito della Libertà, è vero, ma della libertà selettiva cribbio ! In ogni caso siamo sempre pienamente coerenti. Adesso aiutiamo il popolo libico contro il suo Despota esattamente come prima aiutavamo il Despota contro il popolo libico. Siamo o non siamo davvero equanimi ?  Comunque, diciamocelo, il Premier questa guerra non la voleva proprio fare. Adesso poi si rammarica e dice che, in ogni caso, i nostri aerei non spareranno, si limiteranno "ad accecare" come uno stormo di tecnologici Ulisse contro un Polifemo piccolo e tirannico. Del resto noi il nostro Nessuno ( assai poco omerico temo ) ce l'abbiamo davvero. Lo invitano, per via del Ministero, nelle sedi internazionali e lui che fa ? Arriva e pianta subito i piedini aggraziati, fa i capricci, dice che se non gli danno l'ombrello NATO lui non ci stà. Ma capiamolo però, il fatto è che al suo capo, questa rottura col Colonnello, così prodigo di proficui insegnamenti ( le femmine in uniforme, il bunga bunga ), non gli va davvero giù. Meglio, molto meglio, passare ad un "comando separato", ci riprendiamo le basi e via...magari con qualche erronea bombardata sui cattivacci dei ribelli "