Quanto costa vivere?

Il calesse dell'Europa


E’ di questi giorni la notizia che in Italia l’inflazione ha fatto un grosso balzo in avanti. Secondo l’Istat, essa si attesta al 2,4%. Sappiamo tutti quanto siano saliti i prezzi dei carburanti e quanto questo abbia inciso su questo dato. Continua dunque quel fenomeno di ‘inflazione importata’, dovuta cioè alla congiuntura internazionale. Infatti, visto che i consumi interni sono stagnanti, si dovrebbe assistere ad una diversa dinamica inflazionistica, ma tant’è. Viviamo in un mondo globalizzato e questo è il risultato.Il quadro che si presenta è sempre il solito: economia stagnante, disoccupazione giovanile e femminile alta, sopra la media degli stati più virtuosi della U.E.  e governo totalmente disinteressato a questa tematica e in tutt’altre faccende affaccendato. Giunge notizia proprio oggi che è stato deciso di non accorpare i referendum sul legittimo impedimento, sul nucleare e sull’acqua alle elezioni amministrative. I primi si terranno il 12 giugno, mentre le seconde a metà maggio. Il tutto causerà un inutile esborso aggiuntivo di 300 milioni di euro, che si poteva tranquillamente evitare, visto il momento non certo facile, senza contare che per l’ennesima volta l’istituto del referendum viene calpestato, per fare in modo che non si raggiunga il quorum. Ancora una volta riusciamo a dare il peggio di noi stessi. Siamo il calesse dell’Europa. Volete sapere perché? Cliccate qui sotto.