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Creato da: fantasista76 il 20/12/2006
La sopravvivenza ai tempi dell'euro

 

 

Basta con l'austerity

Post n°82 pubblicato il 20 Settembre 2013 da fantasista76
 

Gli effetti della crisi economica in Italia sono sotto gli occhi di tutti e, classe politica a parte, siamo tutti preoccupati della povertà che sta aumentando sempre più nelle nostre città e nei nostri paesi.

 

Lunedì 16 settembre ho assistitio alla puntata di 'Presa diretta', del bravissimo giornalista Riccardo Iacona. Si parlava del sostanziale fallimento delle 'cure' imposte a Italia, Portogallo e Grecia dalla Bce e dalla cosiddetta Trojka. E' stato sconvolgente vedere come il ricco nord-est italiano sia orma in piena deindustrializzazione e che dal meridione sia ripresa in modo massiccio l'emigrazione verso la Germania.

 

Quest'ultima è davvero l'unica beneficiaria di questa politica europea, che non tiene minimamente conto dei doveri minimi di solidarietà, che devono essere alla base della democrazia. Persino in Francia la situazione sta peggiorando sempre più e la destra estrema fa sempre più proseliti.

Siamo di frone a un bivio: o i burocrati di Bruxelles cambiano rotta o l'Europa rischia di esplodere, con conseguenze molto pericolose per tutti.

 
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Continua la discesa del Pil italiano

Post n°81 pubblicato il 11 Giugno 2013 da fantasista76
 

 

Ormai non fa più neanche notizia: nel primo trimestre del 2013 il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% nei confronti del primo trimestre del 2012, con dati rivisti al ribasso rispetto alle stime preliminari di maggio. Insomma un dato davvero sconfortante. Non solo l’Italia non è fuori dalla crisi, ma quest’ultima continua ad aggravarsi. La spese delle famiglie crolla (-3,4 % rispetto al primo trimestre 2012). L’unico comparto che cresce è l’agricoltura, mentre industria e servizi calano ancora.(fonte dati Istat)

Questa notizia è passata non dico inosservata, ma messa in secondo piano rispetto alle elezioni amministrative, ai fatti di Istanbul (sicuramente gravi e importanti, ma credo sarebbe meglio guardare prima in casa nostra). Insomma, mentre impazza il dibattito sul semi-presidenzialismo, sulla riforma elettorale e sulla ineleggibilità di un noto uomo ”politico” italiano,  l’economia del paese sprofonda.

La mia personale impressione è che l’attuale esecutivo non sappia minimamente quali pesci pigliare e tiri a campare, nel rispetto della migliore tradizione di casa nostra.

 

Cliccate qui sotto:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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Corruzione 2013

Post n°80 pubblicato il 06 Febbraio 2013 da fantasista76
 

 

Nel mio blog ho spesso affrontato il tema della corruzione (si veda questo mio post http://blog.libero.it/talkings/9494115.html). Citavo il caso di Raphael Rossi e parlavo del presidente della Corte dei Conti, che lanciava il suo monito contro la corruzione sistemica presente in Italia.

Da quel post sono passati oltre due anni e, ovviamente, non è cambiato un bel nulla. Il presidente Giampaolino ha aperto l’anno giudiziario facendo un resoconto disastroso della situazione della corruzione in Italia ( vedi http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Notizie/2013/02/corte-conti-inaugurazione-ag-2013-relazione-giampaolino.pdf?uuid=621bad30-6f7e-11e2-b836-41317ffddf4b )

Sono i soliti moniti che cadranno come sempre nel vuoto di una politica incapace di emendarsi, ormai affogata nello stravizio. Vorrei segnalare anche il bellissimo ‘Buongiorno’ di Massimo Gramellini. Cliccate qui sotto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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La memoria corta

Post n°79 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da fantasista76
 

 

La memoria collettiva dell’italiano medio è rappresentata da ciò che ci propina la tv. Quando una cosa o qualcuno non appare più in tv per un certo periodo di tempo, scompare dalla memoria di tutti e, quando riappare, sembra nuovo e mai visto prima. Tutto ciò anche se in passato questo qualcosa o qualcuno aveva dimostrato di essere dannoso o negativo.

 

Questo meccanismo è ben conosciuto dagli esperti di marketing, soprattutto quelli che fanno marketing per conto dei politici. Sparire per poi riapparire nuovi, sfruttando la memoria corta dell’italiano medio, che fa coincidere il proprio archivio storico di pensieri con ciò che propina l’etere televisivo. Apparire nuovi nonostante i guasti fatti in passato, come questi appartenessero a qualcun altro.

 

La farsa politica pazzesca, a cui stiamo assistendo in questi ultimi mesi, altro non è che il tentativo di sfruttare a proprio vantaggio questo meccanismo. La campagna elettorale è cominciata, in un paese che affonda sempre di più nelle sue difficoltà economiche. Lo stato e le regioni non hanno più soldi. Le asl della provincia di Torino (ma non solo) non ce la fanno a pagare le strutture sanitarie convenzionate, che a loro volta sono in difficoltà addirittura nei pagamenti degli stipendi dei loro dipendenti (vedi questo articolo "http://edizioni.lastampa.it/novara/articolo/lstp/26557" ). Il Piemonte, una delle regioni più importanti di questo paese, dal punto di vista economico e storico, è in default (vedi http://www.linkiesta.it/regione-piemonte-cota-default). Cito dall’articolo “Il problema è che il Piemonte ha liquidità pari allo zero e non può più indebitarsi oltre perché ha superato la soglia consentita”.


 

Si sta giocando una partita pericolosissima sulle spalle di tutti noi e sul futuro dei nostri figli e nipoti.

 

 

 

 
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La politica del rigore non paga

Post n°78 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da fantasista76
 

 

L’attuale presidente del consiglio Monti, qualche tempo fa affermava che il governo da lui presieduto ha volutamente attuato una politica recessiva, con il nobile scopo di sanare i conti pubblici. Tradotto in parole povere, ha fatto pagare ai ‘soliti noti’ le follie dei governi precedenti e evitato che i creditori dell’Italia (vedi banche/Francia e Germania)  rimanessero a bocca asciutta.

Il rigore di cui tanto si parla e che sembra essere diventato una sorta di ‘stella polare’ dei governi europei, a cosa ci sta portando? Nell’immediato lo stiamo vedendo: poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi, quindi sparizione della cosiddetta classe media. I mass-media fanno passare il messaggio che dopo l’austerità ci sarà la ripresa. Ma sarà vero?

Intanto il presidente della Corte dei Conti solennemente afferma: «La somministrazione di dosi crescenti di austerità e rigore al singolo Paese, in assenza di una rete protettiva di coordinamento e di solidarietà, e soprattutto se incentrata sull'aumento del prelievo fiscale, si rivela, alla prova dei fatti, una terapia molto costosa e in parte inefficace». Quindi tutti questi sforzi che stiamo facendo per ‘rimanere in Europa’ rischiano di non servire a nulla. L’Europa si sta dimenticando che è nata per essere uno strumento di pace, ma queste  politiche economiche ultra liberiste rischiano di portarla verso il fallimento.

 

Cliccate qui sotto per vedere l’articolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 
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