tam-tam pipol

Nuovi eroi?


 No. Sono gli imprenditori siciliani che, stanchi di subire ritorsioni dalla mafia, decidono di passare al contrattacco.E' di pochi giorni fa l'ennesimo atto intimidatorio subito da Angelo Vecchio, imprenditore e presidente della sezione ANCE di Catania, ma subito è arrivata la risposta unanime della categoria e dalla riunione di Confindustria Sicilia a Caltanissetta sono nate decisioni importanti e clamorose.Gli imprenditori che accettano le regole del racket e pagano il pizzo saranno espulsi dall' Associazione degli Imprenditori. Qualcosa si muove finalmente, le coscienze riconoscono in sè il potere del diritto e si scuotono rispondendo alla violenza psicologica con la legalità. Ma è soprattutto la voce unanime che stupisce, la cultura dell'arrendevolezza e della rassegnazione disfatta potrebbe scomparire davanti alla consapevolezza che non si è più soli: un muro di solidarietà è con noi.Bellissime le parole di Vecchio, di quelle che inducono alla riflessione più intima. "Mi sono sovra esposto, ma non voglio diventare un bersaglio, anche le pallottole non possono uccidermi perché le mie idee non moriranno mai". E Vecchio non si è fermato, ha scritto a Napolitano e Prodi per chiedere la presenza dello Stato, la vita va vissuta da protagonista e non da eroe. L'idea è piaciuta a Artioli, n2 di di Confindustria nazionale che chiede l'intervento dell'esercito, una specie dei Vespri siciliani dei giorni nostri.E i Vespri siciliani sono forse la chiusura del cerchio, se, come affermano alcune interpretazioni storiche e leggendarie, tutto è cominciato durante quel periodo, persino l'utilizzo del nome mafia! Per il momento il primo grande risultato è stato ottenuto: la riscossa degli animi e altri traguardi si possono raggiungere. Ne è convinto il ministro Di Pietro, che entusiasta dell'idea, pensa di estenderla anche al settore tangenti con cui ha conti in sospeso anche da dirigente dei lavori pubblici: l'imprenditore che paga tangenti deve essere espulso dall'Associazione degli Imprenditori.A questo punto non resta che aspettare gli sviluppi e vedere se il risveglio delle coscienze avverrà anche in altre parti di Italia, ugualmente coinvolte e soffocate dal fenomeno mafia.Auguriamoci che sia così!