tam-tam pipol

ESPULSIONE COMUNITARIA


Il Writer ci ha proposto questo articolo scritto nel suo blog in cui commenta i fatti relativi alla nuova legge sull'espulsione comunitaria, lo pubblichiamo volentieri.
Inizia ad essere avvertito lo scricchiolio delle fondamenta del grande palazzo colorato chiamato Europa. Quel che doveva essere il paradiso dei pacifisti diventa il covo dell'intolleranza, era immaginabile.L'Europa Unita: secoli di guerre, distruzione, persecuzioni e morte si estinguono, emblematicamente con l'inizio del nuovo millennio, in una grande alleanza. In Italia non c'è stato neanche un festeggiamento, una festa nazionale, una data da segnare sul calendario: nulla, se non uno speciale Domenica In e il fastidio di fare i conti in euro, e di vedere i prezzi aumentare.A questo si aggiunge ora la visione del diverso, il capro espiatorio su cui riversare ogni male che affligge la nostra cultura. E' sempre più facile incolpare lo straniero, piuttosto che ammettere profonde incongruenze nella propria tradizione.Attenzione, il Writer non si schiera con un assassino, si schiera contro la generalizzazione, contro il giornalismo corrotto e necrofilo che specula su razzismo e xenofobia.Estendere la facoltà di espulsione ai cittadini comunitari non è in sè una manovra ingiusta, lo è, però, applicarla in modo deviato e limitato a particolari popoli, colpevoli solo di essere capitati in un momento politico in cui la vecchia e corrotta politica istituzionale ha bisogno di un nemico contro cui scagliare la rabbia della gente causata dalla propria incompetenza.Sono favorevole ad estendere l'espulsione anche ai connazionali, è inaccettabile che chi compie crimini osceni, o abusa del potere che il popolo gli concede al fine di rappresentarlo, può continuare in modo più o meno indisturbato a mantenere gli stessi diritti di un cittadino italiano onesto.E' imperdonabile chi ha ucciso Giovanna Reggiani, come è imperdonabile chi ha aggredito Emil Marcu e i suoi due connazionali, come è imperdonabile chi sfrutta i giornali e le tv come mezzi di distrazione di massa per distogliere la nostra attenzione dalla sua incapacità.L'Altro, il Diverso, si presta ottimamente a svolgere ruolo di capro espiatorio perchè è facilmente individuale, basta il colore della pelle, la forma degli occhi, le abitudini sessuali, la forma della croce che porta al collo, la lingua parlata, in alcuni casi è sufficiente il dialetto.Inoltre l'Altro, per definizione, ci fa paura, perchè non lo conosciamo, e il giornalismo-business di massa fa presto a lavare via i pensieri dal cervello sostituendoli con sudicia immondizia.L'unica speranza di mantenerci obiettivi e liberi è la conoscenza.Vale per qualsiasi argomento, ma in particolare quando si parla e si decide della vita delle persone: l'ignoranza è intollerabile e va respinta con la più severa fermezza.Ringraziamo Il Writer per questo ottimo post, capace di indurci ad ulteriori riflessioni sui fatti di cronaca nera accaduti a Roma e delle conseguenze scaturite.(LO STAFF)(da ilwriter.blogspot.com)