tam-tam pipol

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Medaglia di TuorloUn uovo come una medaglia, divertente trovata, tanto da incornicare anche quella carta straccia titolata "Il Foglio".Divertente, nulla più.Ferrara non passerà, spero, per un ribelle anticonformista per aver affermato la propria, impopolare, idea.Il dibattito è, ultimamente, tornato in voga e, in fondo, non stupisce che anche la 194 torni in ballo con l'imperioso avanzare del potere ideologico-ecclesiastico che ha la pretesa (per certi versi forse giustificata) di sopperire alla caduta dei valori del secolo scorso.Il problema di fondo è un'errata concezione dell'idea di "legge" che possediamo, oltre ad una tendenza alla banalizzazione indotta e manipolata ad arte da chi di dovere.Pensiamo, erroneamente, secondo una locuzione per la quale "fatta la legge, finita la bruttura" e l'aborto è, indubbiamente, una bruttura ma cancellando questa legge riusciremmo solo a togliercela dalla vista, relegandola nei bassifondi della mente e delle città.Eliminare la legge sull'aborto non elimina l'aborto.Lo rende solamente più pericoloso, e costoso.Una prostituta che resta incinta verrà semplicemente presa a calci dal suo protettore, una ragazza di "buona" famiglia verrà abbandonata e diseredata per lo stesso moralismo pseudo-cattolico che ha voluto cancellare la legge che l'avrebbe salvata da una insostenibile solitudine.Al benpensante tutto questo, ovviamente, non interessa, l'importante è che sia tutto nascosto al suo sguardo d'oro, donne pestate e umiliate comprese.Lo scontro tra etica laica ed etica cattolica non esiste, non alimentiamo questa farsa, è un'invenzione dei media operata per la solita, triste, logica del "dividi e comanda".Se vogliamo schierarci all'interno di un dibattito, dobbiamo farlo nell'eterna guerra tra ETICA RAZIONALE e MORALISMO PSEUDO-CATTOLICO, in cui può iscriversi buona parte dell'appassionato, quanto qualunquista, "movimento etico laico".La legge sull'aborto è una legge razionale, il voler abrogarla è un desiderio irrazionale, giustificato da un moralismo da due soldi che vuole nascondere alla vista quel che non ama vedere, oppure da logiche calcolatrici legate, ancor pià beceramente, all'accaparramento di qualche voto in più, come il buon Giuliano insegna.CYRANO