tana libera tutti

libri & Co.


Era da tanto tempo che non mi succedeva, eppure ieri sera è successo di nuovo, tutto è iniziato circa un paio di mesi fa, quando il Tizio mi ha parlato di questo autore, dipingendolo come meritevole di lettura, e per combattere il mio scetticismo mi ha pure inviato un link alla biografia del personaggio, link che per non so quale ragione non ha funzionato sino alla settimana scorsa, quando finalmente l’ho potuto visualizzare ed immediatamente ho mandato un sms al Tizio, obbligandolo a prestarmi il libro di cui mi aveva parlato.E lui, come sempre impeccabile, domenica sera si è presentato portando con se il libro desiderato.La copertina giallo-arancio raccoglie dentro di se un massimo di duecento pagine, stimo io, e arrivato a casa ha passato il periodo di quarantena sulla libreria accanto al letto fino a ieri sera, quando finalmente ho trovato un attimo da dedicare alla lettura, un attimo turbato da un’atroce dubbio:continuare il libro già iniziato o aprire un capitolo nuovo su di un libro nuovo???L’inconscia risposta mi porta ad una scelta molto diplomatica, vedo le prime righe del nuovo testo e poi continuo la lettura iniziata tempo fa sotto l’ombrellone cretese.Apro il libro e mi porto all’inizio del primo capitolo, inizio a leggere le prime righe, c’è un non so che di familiare, che accomuna lo stile dello scrittore al mio stile, un po’ apparentemente confusionario ma con una linea di continuità a colte chiara a volte invece oscurata all’ombra della confusione apparente.Morale della favola sono ormai circa arrivato a metà libro, stamani la fatica del risveglio non ha minato la forza generata dal nuovo racconto, non vedo l’ora di riprenderlo in mano e correre con lo sguardo sulle righe mentre le parole prendono voce e forma dentro la mia mente fino a giungere al punto.Si il punto che ne determina la fine, la maggior parte dei libri hanno lo stesso identico finale, il punto.A presto Lazzaro, e grazie, hai riacceso in me una forma di lettura attiva che da tempo era assopita nell’ombra di una lettura ignava, seppur essa non noiosa.