Il mio mondo

E' buia la notte in India


Dal ventesimo piano dell'Oberoi Tower appare come un semicerchio quasi perfetto con un milione di luci tremolanti a far da contorno.Non sembra un luogo reale, ha più l'aspetto di una cartolina. Di quelle che si guardano sempre e non si comprano mai.E' buio sul lungomare di Bombay.Continuerò a chiamarla così, mi indispettisce che le abbiano riaffibiato il vecchio nome di Mumbay, mi sembra quasi si vogliano cancellare le escrizioni di Kipling e costruire una modernità al contrario.E' buio sul lungomare e il caldo appiccicoso, soffocante.I lampioni sono distanti fra loro e la poca luce deforma cose e persone.L'asfalto del marciapiede lo senti ancora bruciare sotto le scarpe e dal mare un'aria quasi cattiva non ti abbandona mai. Non so perchè ho lasciato la mia camera confortevole e fresca e neanche voglio trovarne il motivo.Sono sceso in strada e basta.E' tardi, pochi turisti si guardano intorno con aria desolata e impaurita.Forse han timore di questa umanità che incontri camminando e per la quale il lungomare e il marciapiede caldo e sbrecciato è casa, tempio. vita.Non riesco a fare molti metri senza che qualcuno mi offra o mi chieda qualcosa. Uomini, donne, bambini in qualche modo devono vivere.Continuo lentamente a camminare guardando questa umanità che vive o che dorme sdraiata in terra con un cencio come cuscino e, come sempre, mi afferra una sorta di vergogna.Mi sforzo di non pensare a quello che ho, a dove vivo e soprattutto a come vivo. Quanti sentimenti e sensazioni contrastanti si provano percorrendo quel marciapiede buio.Quante cose si imparano se le sai e le vuoi vedere.Qualche rupia per te con quel sari rosso, qualcun'altra a te vestito di stracci e a te che corri scalzo su quell'asfalto che ancora scotta.E da ognuno di loro un grazie a mani giunte, una benedizione e un sorriso come se la loro vita fosse la migliore che un essere umano possa desiderare.Vivo questo momento come vivo sempre l'India, non con la ragione, non razionalmente ma con l'istinto e col cuore.La ragione non mi farebbe comprendere il mondo che vedo, l'istinto, il cuore me lo fa accettare per quello che è."Avrebbe potuto anche essere peggio ma il Dio che prego ogni mattina è stato benevolo con me", me lo disse un mendicante cui avevano amputato le braccia per poter far più breccia nel cuore dei passanti. Viveva da sempre in quell'angolo di marciapiede, era il suo mondo e non c'è mai stata una mattina che vedendomi non mi abbia sorriso nè mai mi ha fatto pesare la mia fortuna.E' buio e caldo sul lungomare di Bombay è tardi ma sento ancora bambini giocare e ridere mentre quel vecchio in terra non ha ancora cambiato posizione e....non la cambierà più.Si vive e si muore così in questa città che non si ferma mai e che continua a ribollire in ogni ora del giorno e della notte.E' buio sul lungomare di Bombay, alzo lo sguardo e in fondo si scorgono fasci di luce, sono le luci della ricchezza.......ma questa è un'altra India