BuenosAires-Istanbul

Uno sguardo e un tango


Per l'ora tarda e per il temporale estivo, il Michelemmà si svuotò, o quasi. L'orchestra continuava a suonare, al riparo sotto il pergolato in legno, le note emesse dagli strumenti sembravano abbracciare le goccie d'acqua, come in un perfetto intreccio di gambe di tangueros. Il tuo sorriso però era l'unica cosa che mi interessava, uno, due, tre eccetera, scambi di batture, ironia e simpatia, non ho mai riso tanto.Poi.... la fisarmonica, chitarra e violino.... un suono! dalle prime note capii che si trattava di "los suenos" di A.Piazzolla, ci guardammo negli occhi e cominciammo a ballare sotto la pioggia, che era diventata lenta come il tango che allietava i pochi presenti. L'intensità ci univa, noi stessi bastavamo a noi stessi, senza poi e perchè, un momento vero.