Il mondo di Ivan

A spasso tra la Sicilia e gli inuit


Succede! Può capitare in una sera normale di settembre, trovarsi a Caltanissetta per lavoro e dovere rientrare a Palermo con un servizio sostitutivo di bus (fermate intermedie previste: Villalba, Vallelunga ovvero il paese dell'ottimo vino Regaleali, Roccapalumba e Termini Imerese). Lasciata alle spalle Caltanissetta alle h.21.10, gli ignari sei passeggeri del pullman, tra cui il sottoscritto, iniziano il loro terribile viaggio alle prese con l'insidioso quadrilatero Villalba, Vallelunga, Resuttano, Marianopoli. A bordo di un bus da 56 posti, sproporzionato rispetto allo "scopo della spedizione", si percorrono strade provinciali tortuose, piene di buche, con ai lati cumuli di materiali di costruzione, frutto di discariche abusive a cielo aperto. Si sale e si scende per colli aridi, senza case, senza segnaletica e luce. Il tempo passa e quando la strada si restringe (Strada Provinciale n.112) e non c'è più asfalto, il mio pensiero va subito al mio viaggio in Canada del 2002 e precisamente agli indiani inuit, ovvero i discendenti delle popolazioni che poco più di 35.000 anni fa guadarono lo Stretto di Bering per migrare dall'Asia al Nord America. Le prede degli indiani erano l'alce, il cervo, il caribù, il bisonte, il coniglio selvatico; noi, invece, lungo quelle strade provinciali abbiamo avvistato numerose volpi, conigli, rospi e tanti rapaci notturni..! Un'atmosfera da Far West. I miei occhi hanno avvistato qualche borgo interamente disabitato e (es. Borgo Vicaretto) dagli inverni rigidi, certo non come in Canada, ma rigidi. Dopo essere passati per la fermata di Villalba, essendo trascorsa la prima ora di viaggio, eccoci a Vallelunga, unico paese della zona movimentato la sera da tribù di ragazzi e ragazze ben vestite che passeggiano per le strade, adocchiando insistentemente i forestieri all'interno dei veicoli o dei bus in transito. In pochi attimi ho avuto la sensazione che quei ragazzi, come gli indiani inuit che ho conosciuto, avessero l'esigenza forte di socializzare, ben comprensibile là dove l'ambiente si inasprisce ed è isolato. Non c'è retorica in questo: la retorica è un lato del nostro carattere e si produce nelle culture che conoscono il superfluo; invece tra gente che ignora ancora oggi la propria sorte e si espone al rischio della vita come condizione quotidiana i conti della necessità devono tornare. Adesso un parallelismo: da poco tempo ho saputo che i pochi veri indiani rimasti in Canada, circa 20.000 inuit, a partire dal 2009 avranno un Governo autonomo in una terra, già riconosciuta nell'aprile 1999 da Ottawa, dal nome NUNAVUT (traduz. la nostra terra), grande due volte l'Italia con capitale Iqaluit nell'isola di Baffin. Avranno un'Assemblea eletta dai loro distretti che avrà il compito di scegliere un premier e 5 ministri di Gabinetto, tutto in un territorio dove non esisteranno partiti politici. Da poco tempo, di contro, ho saputo che una buona parte delle strade nissene appena descritte, sarà nuovamente chiusa al traffico per ennesimi lavori di manutenzione.... bastardi amministratori locali e partiti politici italiani! Dopo circa 70 Km di strade buie e tortuose + 90 Km di sospirata autostrada finale, il bus giungeva a Palermo alle h.1.00!!****************************************************************************************SPONSOR: caro amico/a, se ancora non l'avessi fatto, gradirei se votassi le due foto segnalate al post precedente. E' una cosa per me insolita ma che ho preso molto a cuore! Ringrazio vivissimamente. Ivan