Il mondo di Ivan

Si volta pagina


Domenica 14 settembre 2008:  h.13.52L'encefalogramma è piatto. La spina è stata definitivamente e drammaticamente staccata. Con mio grande dolore e rammarico da oggi sono ufficialmente single e senza alcuna ombra di dubbio. Si volta pagina. Finiti per sempre i tempi delle cioccolate calde, degli sguardi intensi, dei baci e degli abbracci, della complicità, dell'intesa tra me e te, delle notti e dei giorni trascorsi da veri innamorati. E poi cosa dire dei viaggi nazionali e internazionali fatti insieme, dei tantissimi interessi in comune, del tango argentino, delle fotografie, delle passeggiate, perfino dell'essere colleghi di lavoro anche se per un periodo purtroppo per te molto ristretto, la casa in affitto e perfino i mobili già acquistati...! Poi alle prime vere difficoltà ci siamo inabissati e l'acqua è entrata fino alla sala dei comandi. Alla fine del mio ultimo tentativo, disperato, di riprenderti (quattro lunghissimi mesi estivi), mi hai cancellato perfino dai contatti su MSN, Blog, Facebook e quant'altro... Capisco che sono stato un pò assillante recentemente, anche se spesso abbiamo parlato di tutt'altro e spensieratamente, facendo meraviglia ai nostri più cari amici che ci dicevano: "Cavolo, ma come fate? Però la decisione di troncare anche questi residui legami informatici mi è sembrata troppo esagerata. Dirai che l'hai fatto per il nostro bene comune, giusto, ma poi scopro che da settimane la tua icona Netlog campeggia insieme a quella di tante altre italiane e straniere all'interno degli album dei contatti di sconosciuti palestrati che cercano di rimorchiare via Internet. Tutte donne(?) alla ricerca di una sessualità facile o di un uomo con cui fuggire dalla solitudine. Il bello è che si dice che noi uomini siamo tutti uguali e facciamo pena, per poi scoprire da quale pulpito viene la predica! La doppia vita di questo tipo di donne(?) ora diventa un peso: un presente fatto di pazza solitudine, dietro un'apparente maschera di normalità.Ti ringrazio per i momenti stupendi che mi hai regalato e che non dimenticherò mai e per avermi oggi aiutato a trovare una risposta ad un interrogativo che mi tormentava da quasi un anno: "Sono io che amo più lei o lei che ama più me?". Beh, i cavalli si vedono a corsa lunga e oggi posso affermare che alla distanza sono stato io a sovrastarti, mi dispiace. La ragazza che ho conosciuto non mi avrebbe mai buttato per strada come una scarpa vecchia. Mi hai dato manifestazioni di amore e di affetto che non dimenticherò mai, ma alla distanza purtroppo ti sei persa e non solo per colpa mia. Eravamo quasi riusciti a vivere insieme e oggi posso dire che, senza gli intoppi che abbiamo avuto, potevamo già essere sul punto di sposarci. Ti auguro di trovare, se già non ce l'hai (perchè il sospetto ora c'è), un vero uomo, istruito, fedele, onesto, buono, dolce, costante, premuroso, simpatico, bello, con una buona testa funzionante sulle spalle e che in più sia ricco e ti faccia sentire una donna normale. Non voglio odiarti nè darti alcuna colpa, attenzione, ma una cosa curiosa voglio ricordartela: hai deciso tutto tu, l'inizio e la fine di tutto. La mia colpa maggiore è stata quella di averti messo troppo sul piedistallo, NON SULLA MENSOLA COME DICI TE, di fare troppo il piagnucolone e il sensibile (vedrai ciò che troverai in giro, sono pronto a scommettere, anche se per te ho ancora la pietà di sbagliarmi!). Ti ringrazio inoltre per avermi salvato l'esistenza, perchè con a fianco una donna dai gravissimi cambiamenti di umore, un matrimonio con figli sarebbe stato davvero un fallimento e non dirmi che io ti ho trasmesso insicurezze, perchè quando c'è vero Amore si passa sopra ogni ostacolo e soprattutto si deve avere pazienza. Addio. Ivan