Il mondo di Ivan

Delitti d'Italia (parte prima)


Il nostro inno nazionale “Fratelli d’Italia” da tempo si canta solamente durante le manifestazioni sportive o nel bel mezzo di solenni cerimonie. Mameli tornerebbe volentieri nella tomba se decidesse, per una impossibile offerta del destino, di resuscitare in uno dei nostri giorni. Tornerebbero volentieri nella tomba anche decine di personaggi storici che credevano veramente in valori come quello della patria e che hanno pagato con la vita, con le percosse o con il carcere il loro illustre pensiero.Immaginiamo per un attimo che faccia farebbero Cavour, Mazzini, Gobetti o De Gasperi se, ad esempio, ascoltassero gli attuali discorsi che si fanno nel Parlamento italiano o se ascoltassero il telegiornale insieme a noi seduti a tavola. La nostra Costituzione è molto giovane, solo 62 anni, perfino più giovane di tante nostre madri, ma sembra passato più di un secolo dalla sua stesura e oggi risulta troppo lontana dai buoni propositi di chi la preparò. Giorno dopo giorno assistiamo a continui delitti costituzionali, con le cariche più alte dello Stato impegnate a gara a chi riesce meglio a salvarsi la poltrona, il proprio elettorato e quindi anche i propri interessi. Tutti sono disposti a cambiare parte della Costituzione per favorire certi meccanismi più o meno occulti di gestione del denaro pubblico. Che ingrati che siamo! Per quella unità d’Italia e per quella Carta costituzionale sono morti migliaia e migliaia di nostri connazionali, si sono combattute guerre per decenni. Oggi la gente è stanca, solo in apparenza, a sentire sempre gli stessi discorsi politici, ma inspiegabilmente continua a commettere gli errori di sempre (es. seguire in tv le stesse trasmissioni a dibattito politico nelle quali si vedono gli stessi volti, ambigui, che si scannano tra loro a chi riesce meglio ad interrompere il discorso dell’avversario, oppure andare alle urne e votare per coloro o colui che ci ha favorito in qualcosa o che ha promesso di favorirci in qualcosa…)Sono proprio curioso di ascoltare il discorso che il nostro Capo dello Stato farà in tv il prossimo 31 dicembre, a chiusura di un anno vergognoso, tra i più neri della storia politica italiana. Anzi per essere coerente con quanto scritto prima spegnerò la tv: delitti d’Italia e non più Fratelli d’Italia.