Cenerentolasiribella

"Il babbo vuole uccidere la mamma"


Si è chiuso nella stanza, con la mamma e con la nonna. Terrorizzato e gli occhi fissi sulla serratura, fuori le urla di suo padre che, ubriaco, inveiva con i pugni e con un coltello da cucina in mano. Lui, un bambino, sei anni, rumeno, domenica sera, ha preso il cellulare e si è deciso a chiamare i carabinieri: «C'è qui fuori il babbo che vuole ammazzare la mamma, potete venire subito?» ha detto. All´operatore della centrale, ha dato anche l´indirizzo e il numero civico. In pochi minuti una pattuglia è arrivata in una strada di Scandicci, i militari sono saliti nell´appartamento e, trovando la porta aperta, sono entrati.All´ingresso c´era un uomo con un coltello in mano, in evidente stato di alterazione alcolica. I carabinieri lo hanno disarmato dopo una breve colluttazione e l´hanno arrestato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Nella camera da letto hanno trovato il bambino in lacrime e le due donne che cercavano di calmarlo. Non è la prima volta che il piccolo assiste a un litigio violento fra i suoi genitori, ma stavolta il babbo aveva messo un coltello alla gola della mamma e diceva che voleva ucciderla. Per questo spaventato, lui ha chiamato il 112. Ieri mattina, il processo per direttissima è stato rinviato al 2 marzo, ma il giudice ha deciso che l´uomo resta comunque in carcere a Sollicciano perché ne ha riconosciuto la pericolosità. M.I., 31 anni, rumeno, disoccupato, ha già alle spalle precedenti penali.Sono in aumento le liti in famiglia causate dagli abusi per il consumo di alcol, per la gelosia o per problemi legati alla depressione. Violenze che spesso le donne non denunciano, per paura o per un eccesso di amore. Soltanto poche settimane fa un uomo, a Firenze, ha cercato di sterminare tutta la famiglia, ha ucciso la moglie a colpi di pistola e di mannaia, ha tentato di uccidere il figlio di sedici anni e poi si è suicidato. A Pontedera una donna è stata ridotta in fin di vita dal marito sotto gli occhi dei due figli di 5 e 7 anni: il movente in questo caso, la gelosia. La Repubblica