Prima un pianto dirotto, poi, il disperato racconto di Maria, 5 anni appena, alla madre adottiva. Si tratta di una storia raccapricciante di pedofilia, quella che stiamo per raccontare: i genitori della bambina, il nonno paterno e un altro anziano, che si faceva chiamare pure lui nonno, l'hanno violentata per mesi. Queste quattro persone sono state arrestate dalla polizia all'alba di ieri. Altre tre, sono state denunciate in stato di libertà. Scenario di questo stupro di gruppo, Casalnuovo, comune - dormitorio alle porte di Napoli, che racchiude tutti i problemi e i drammi, cui sono costretti tanti comuni del napoletano: miseria, droga, camorra, microcriminalità, disoccupazione, cumuli di spazzatura non raccolti nelle strade. La brutta storia di Maria ha inizio quando aveva intorno ai quattro anni. I «giochi», li definisce la piccola con la mamma che l'ha avuta in affidamento dal Tribunale per i minori, sono durati alcuni mesi. Poi, la bimba, prima dell'estate fu tolta ai genitori - padre cameriere, madre brasiliana, ex prostituta di 35 anni - per «disadattamento sociale», quando ancora non si conosceva il suo terribile segreto.Poi, i primi racconti, raccolti inizialmente con amorevole precauzione dalla coppia con la quale Maria vive. Successivamente, sono entrati in scena i giudici del Tribunale per i minori, psicologhe, la polizia, la Procura di Nola, che ha coordinato le indagini. La bimba è stata sottoposta ad esami medici per verificare le violenze e, ad una osservazione psicodiagnostica, per scacciare eventuali dubbi, sulla autenticità del suo racconto. L'orrore avveniva nell’abitazione dei genitori di Maria, a Casalnuovo ma, anche in un altro appartamento a Castel Volturno, nel Casertano, messo a disposizione dal falso nonno amante della madre brasiliana della piccola vittima.Gli investigatori non hanno ancora concluso le indagini, stanno visionando dei film pornografici registrati in cassetta e altro materiale definito interessante trovato durante la perquisizione nella casa dei genitori della piccina. Anche attraverso la visione di questi filmati, si potrà accertare se, agli incontri dell'orrore abbiano preso altre persone e se, oltre a Maria, altri bambini abbiano subito delle violenze. I vicini cascano dalle nuvole: mai avevano sospettato o intuito ciò che stava accadendo tra le mura di quella casa. Il parroco antipedofilia di Noto (Siracusa), don Fortunato Di Noto, presidente dell'associazione «Meter», ha invocato un interessamento del ministro dell'Interno, Giuliano Amato. «Chiediamo un intervento a sostegno dei bambini. La realtà quotidiana fatta di violenze e di soprusi, supera qualsiasi finzione e questo male assoluto che ferisce il cuore di tanti innocenti e' un grido che passa sulle nostre coscienze». Il Giornale