Cenerentolasiribella

Bambini vittime di abusi e violenze in nome di Satana


Un numero incredibile di persone scompare ogni giorno nel nulla, soprattutto bambini. Mentre alcuni di loro si trovano, di altri se ne perdono le tracce. Il Lazio é la regione col maggior numero di denunce di minori scomparsi nel 2006: sono 455 i casi denunciati. Seconda la Lombardia ferma a 205. È quanto emerge dall’audizione con le associazioni Unicef, Save the children e Telefono azzurro, organizzata lo scorso 22 marzo 2007 da Roberta Angelilli, capogruppo di An all’Europarlamento, su incarico della Commissione europea. Questi gli ultimi dati in Italia, ma da decenni le pagine di cronaca riportano casi di minori mai ritrovati. Numerose le vittime del racket della prostituzione minorile e della pedofilia. Terribili, invece, le scoperte fatte dagli investigatori durante le indagini, soprattutto le le ricerche si concentrano nel mercato dei video pornografici. In questi filmati le piccole vittime sono riprese dalle telecamere mentre vengono torturate, violentate e uccise. Ma sono i reati di natura sessuale compiuti a danno dei minori all’interno delle sette sataniche. Per la filosofia delle sette violentare o uccidere un bambino è il migliore affronto che si possa fare a Dio, perché un minore è visto come creatura ancora pura. Fino al raggiungimento della pubertà, i minori sono ritenuti, soprattutto per le sette di tradizioni magiche, depositari di formidabili poteri, che verrebbero addirittura ampliati dalle loro sofferenze e dal loro spargimento di sangue. Agghiacciante una testimonianza dalla quale partirono le indagini sul gruppo satanico romano “Setta del Laterano”: si racconta di bambine di quattro anni, figlie di seguaci, che venivano usate per giochi erotici, violentate analmente, deflorate con l’arrivo del primo ciclo mestruale e immolate su una statua di Cristo con un fallo eretto. Il giornalista Alessandro Calderoni che si è occupato anche di sette, scrisse nel primo numero del giornale “Night by Night” nel ’99 che la setta romana come altre “acquistano bambini dell’Est d’Europa, o pagano donne perché consegnino i loro feti a fini sacrificali”. In Italia la pedocriminalità nei rituali magico-satanici venne a galla con tre casi finiti in tribunale dove è messa in discussione l’attendibilità delle testimonianze dei bambini anche nei processi per maltrattamenti o abusi sessuali. Il primo caso si è registrato nel 1996 quando Marco Dimitri, fondatore della setta “Bambini di Satana”, viene arrestato con l’accusa di violenza carnale su due minorenni e di abusi sessuali su un bimbo di tre anni. Dopo un anno di carcere preventivo, viene prosciolto da tutte le accuse perché il “fatto non sussiste”. Nel 2002 la polizia di Pescara arrestata quattro persone, un reverendo e tre adepti, facenti parte di una setta satanica denominata “Gli Angeli di Sodoma”. Tra i reati contestati anche quello di violenza sessuale di gruppo su minori, ridotti in stato d’incapacità di intendere e volere. Ai minori avvicinati, venivano somministrate droghe e allucinogeni, ed una volta posti in stato di assoggettamento, venivano fatti oggetto di violenze sessuali e ripresi fotograficamente. Il materiale pedo-pornografico veniva poi diffuso tra gli adepti. Fonte: Il Meridiano