Dopo l'omicidio di Jessica Poli, 27 anni, ai primi di marzo a Canneto - e per il quale è stato incarcerato il marito, il tunisino Ziani Moncef - un'altra giovane donna è caduta sotto i colpi mortali di un coltello e di una forbice: Zilkade Musliu, 23 anni. Il marito Sali Nuredini, 24, è fuggito. Anche Zilkade sarebbe stata uccisa per gelosia. Gli ultimi due sanguinosi fatti di sangue che hanno visto protagoniste due giovani e belle donne, giovani, hanno scosso l'opinione pubblica mantovana. In entrambi i casi, il movente sarebbe stato la gelosia. Jessica, madre di un bambino, sarebbe stata uccisa dal marito e poi gettata nell'Oglio. Dal carcere, il marito continua a negare di essere l'assassino, anche con accorate lettere alla Gazzetta. Ma gli indizi e le prove raccolte dagli investigatori lo incastrerebbero. Zilkade, descritta come bella ragazza, ha tentato di difendersi dal suo assassino che la braccava in casa. Nessuno ha raccolto le sue disperate grida di aiuto. Il suo corpo è stato trovato dopo 24 ore, un tempo sufficiente per far perdere la tracce.Gelosia. Immotivata e cieca. Potrebbe essere questa la molla che ha spinto la furia di Sali contro la giovane bellissima moglie. L'aveva conosciuta a Gostivar, la cittadina macedone dove entrambi sono nati. Lui nel 1981, lei due anni dopo. Sali Nuredini non si era mai mosso da lì. In Macedonia aveva frequentato le scuole per sedici anni, e poi aveva iniziato a lavorare. Zilkade Musliu invece era arrivata in Italia da piccola con la sua famiglia, che si era stabilita a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. Il padre Mendur aveva trovato lavoro come carrozziere. Una famiglia che si era integrata senza problemi nella nuova patria. Qualche anno fa Zilkadi, durante una vacanza in Macedonia, aveva conosciuto Sali. Amore a prima vista, il fidanzamento, fino al matrimonio, un anno fa, celebrato in Macedonia secondo l'usanza tradizionale. Dopo le nozze Zilkade si era occupata in prima persona del trasferimento del marito. Erano andati a vivere in un primo momento a Sesto San Giovanni, dove Zilkade lavorava come sarta. In particolare, si era specializzata nella cucitura delle tende. Hanno abitato diversi mesi con i genitori di lei. Poi avevano deciso di trasferirsi a Casaloldo. Nel paese mantovano vive da due anni il cugino. A Casaloldo risiedono tanti macedoni. A dicembre Zilkade aveva subito un forte trauma: era incinta di pochi mesi quando la gravidanza si era interrotta.Fonte: Gazzetta di Mantova