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Carfagna a congresso Rio contro violenze minori


Il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna guida da oggi la delegazione italiana che sta partecipando a Rio de Janeiro al Terzo Congresso Mondiale contro lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti. "Ringrazio innanzitutto il Governo del Brasile per l'ospitalità che ha voluto riservare alle delegazioni straniere e per aver organizzato, insieme ad UNICEF ed ECPAT - International, queste giornate dedicate alla lotta allo sfruttamento sessuale dei minori, lotta nella quale tutti gli Stati hanno grandi responsabilità. Sono certa che - ha detto Carfagna - anche il terzo Convegno di Rio sarà foriero di altrettanti e proficui spunti di riflessione e di azione. L'Italia, attraverso delle sostanziali modifiche al codice penale italiano, ha deciso con fermezza di allinearsi sia alle indicazioni emerse dai due Congressi precedenti sia alle disposizioni del Protocollo Opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo relativo alla vendita di bambini, prostituzione minorile e pornografia minorile". Carfagna ha ricordato gli interventi del legislatore in Italia nel corso degli anni, ma ha aggiunto: "Il mutare dei tempi rende evidenti ulteriori necessità: prima fra tutti l'omogeneità legislativa tra i Paesi coinvolti nel turpe reato di pedopornografia e pedofilia. Primo strumento comune a cui rivolgersi può innanzitutto essere considerato la nuova Convenzione di Lanzarote". Carfagna ha inoltre sottolineato "l'importanza di arginare le nuove fattispecie di reato che si vanno delineando attraverso le nuove tecnologie, come ad esempio l'adescamento dei minori attraverso Internet, che rappresenta l'assoluta novità introdotta dalla Convenzione nel panorama normativo internazionale; la necessità di identificare le vittime. Dietro ogni immagine di bambini sfruttati attraverso la pornografia c'è infattiun bambino in carne ed ossa, che non dobbiamo dimenticare; la necessità di contrastare l'utilizzazione dei bambini per finalità di prostituzione nei paesi ad alto rischio, in particolare mediante l'applicazione dell'extraterritorialità e del principio della certezza della pena, sanzionando anche l'utilizzo dei minori per spettacoli pornografici e la partecipazione consapevole degli adulti a tali turpi spettacoli; la necessità, infine, di promuovere l'attività di cooperazione internazionale: nella nuova Convenzione si introduce l'impegno per gli Stati ad effettuare programmi di cooperazione allo sviluppo nei Paesi a maggior rischio di sfruttamento sessuale dei minori, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno e per combatterne la sua dimensione transnazionale". Fonte: Virgilio Notizie