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La mammografia? Ti salva la vita


Grazie all’effetto combinato di diagnosi precoce e maggiore efficacia delle terapie, oggi la sopravvivenza per il tumore al seno (che colpisce 38mila italiane ogni anno) supera il 90 per cento. Resta, però, la più frequente causa di decessi nel sesso femminile fra i 35 e i 44 anni, con 7.800 casi stimati nel nostro Paese nel 2008. Ora un nuovo studio conferma il ruolo fondamentale dello screening mammografico: «I benefici sono nettamente superiori ai costi e l’eventuale numero di trattamenti in eccesso è giustificato dal numero di vite salvate» dicono gli autori della ricerca pubblicata sul Journal of Medical Screening, che ha coinvolto 80mila donne svedesi e inglesi. La mammografia, si sa, può individuare tumori ma anche noduli benigni, esponendo un certo numero di donne a stress e cure (interventi chirurgici, biopsie, ulteriori indagini diagnostiche) non necessari. Un fatto che ha portato anche nei mesi scorsi a vivaci dibattiti, soprattutto negli Stati Uniti, sul rapporto fra costi e benefici degli screening. Il recente studio a cura degli esperti del Wolfson Institute of Preventive Medicine at Barts e della London School of Medicine and Dentistry però depone, ancora una volta, a favore dei programmi per la diagnosi precoce, in grado di salvare la vita a due donne per ognuna che si trova a sottoporsi terapie inutili.Fonte: Corriere della Sera