Cenerentolasiribella

"Io voglio solo Ahmadinejad"


Dopo il messaggio d’amore lanciato dalle pagine del Corriere del Veneto al presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, cui vorrebbe offrire «il fiore puro» della sua verginità, Silvia Valerio raffredda gli entusiasmi al resto dell’universo maschile: «Non mi interessa nessun’altro». Il sito della bella diciannovenne padovana, autrice per la Vallecchi del libro «C’era una volta un presidente», è invaso dagli spasimanti che si candidano a soddisfarla. «C’è di tutto — spiega—a partire dai corteggiatori che, come un aitante signore siciliano, lasciano indirizzo, foto e descrizione dettagliata, il che mi atterrisce. Qualcuno azzarda anche un: "Sei sprecata per Mahmud Ahmadinejad, io invece sono bello, biondo e con gli occhi azzurri". Non so nemmeno se abbiano letto il libro, comunque non rispondo. Poi ci sono i detrattori, che scrivono insulti di ogni genere e che naturalmente ignoro». Silvia risponde solo agli «ammiratori composti», che oltre alla sua bellezza (nel sito ci sono diverse foto della ragazza), ne ammirano le doti letterarie. «Un concetto però dev’essere chiaro — precisa lei — io non cerco marito. Se così fosse, nel libro non avrei strapazzato tanti uomini e comunque non avrei problemi a trovarne uno. Ma non sono sulla piazza, ame interessa solo il presidente iraniano». Anche sul sito www.corrieredelveneto. it si possono leggere diversi commenti, ma di tutt’altro tenore. «Squallore... cosa non si fa per avere due secondi di "fama"...», scrive un lettore; «Cavoli suoi!», esclama un altro; «Che Silvia Valerio sia una ragazza di una certa preparazione culturale è sicuro—riflette «Pollicino» — basta vedere con quale disinvoltura si muove dalla storia antica all’attualità, fino alla letteratura. Lode alla preparazione... peccato che avere una discreta preparazione culturale non corrisponda a una rappresentatività d’opinione. Alla fine le sue parole sembrano riprodurre l’insignificante chiacchiericcio delle ragazzine alla manicure». Spicca anche un: «Vergognati! E aggiungererei meritati insulti. Ti auguro di fare un bel viaggio in Iran, essere rinchiusa nel carcere di Evin, e lì essere violentata e malmenata come le oppositrici politiche iraniane. Poi vediamo se ti piace ancora Ahmadinejad, che è solo un tiranno e un criminale». Ma lei non batte ciglio. «Non conosco a fondo la situazione delle donne che stanno in Iran ma so come vivono le loro connazionali in Occidente e non mi sembrano in condizioni drammatiche — afferma —. Del resto nemmeno noi italiane godiamo di molta libertà: se una usa parole non convenzionali, già è guardata con sospetto.Fonte: Corriere del Veneto